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Arabia Saudita, le donne festeggiano: finalmente possono guidare
Fino ad oggi in Arabia Saudita le donne non potevano prendere la patente. Ora possono imparare a guidare e avere così la possibilità di viaggiare in modo autonomo, anche senza il permesso di un uomo.
È un giorno di festa per le donne in Arabia Saudita: da oggi possono prendere lezioni di guida e spostarsi autonomamente, senza l’obbligo di farsi accompagnare da un autista di sesso maschile. Lo stabilisce un decreto emanato dal re Salman, monarca assoluto del regno saudita. La nuova legge entrerà in vigore a partire dal 24 giugno 2018.
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Una conquista importante per l’Arabia Saudita
Fino a questa data, l’Arabia Saudita rimane l’unico Paese al mondo dove alle donne è vietato guidare, pena multe salate e persino la prigione. Questo costringe spesso le famiglie ad assumere autisti privati. È già da molti anni che gli attivisti, e le donne in prima persona, lottano per ottenere l’abolizione del divieto: nel 2011, sulla scia della Primavera araba, è nata la campagna Women2Drive (donne al volante), con l’obiettivo di incoraggiare le ragazze a mettersi alla guida in segno di protesta. Adesso finalmente la battaglia è vinta e le donne avranno la possibilità di guidare, grazie alla decisione del re che è stata annunciata il 26 settembre alla televisione statale.
#Women2Drive #قياده_المراه_للسياره pic.twitter.com/tAge3Jyrix
— منال مسعود الشريف (@manal_alsharif) 26 settembre 2017
“Finalmente posso comprare l’automobile dei miei sogni”
Le donne saudite hanno accolto la notizia con gioia e soddisfazione. Sahar Nassif, da tempo attiva sul fronte dei diritti delle donne, ha detto alla Bbc di essere “davvero entusiasta”. “Comprerò l’automobile dei miei sogni, una Mustang decappottabile, e sarà gialla e nera!”, ha aggiunto senza riuscire a contenere l’emozione. Anche Manal al-Sharif, promotrice della campagna Women2Drive, ha confermato che “l’Arabia Saudita non sarà mai più la stessa”. Anche al di fuori del Paese sono in molti ad aver reagito positivamente alla notizia. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump l’ha definito “un passo positivo”, così come il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres che sul suo account Twitter ha parlato di “una svolta importante nella giusta direzione”.
You want a statement here is one: “Saudi Arabia will never be the same again. The rain begins with a single drop” #Women2Drive ❤️ — منال مسعود الشريف (@manal_alsharif) 26 settembre 2017
Il percorso è ancora lungo
L’obiettivo del decreto è quello di “aumentare le quote rosa nella forza lavoro”, ha detto l’ambasciatore saudita negli Stati Uniti, Khaled bin Salman. Il provvedimento fa parte di un piano più ampio, chiamato Vision 2030, con il quale il governo punta a rafforzare l’economia del paese entro il 2030.
Non tutti, però, sono contenti della decisione di consentire alle donne di guidare: i più conservatori sostengono che il provvedimento sia in disaccordo con la Sharia, la legge sacra islamica. La situazione in Arabia Saudita resta ancora molto difficile e la strada verso la parità di genere è ancora lunga. Le donne devono rispettare regole severe riguardo ad abbigliamento e trucco, non possono provare gli abiti nei camerini, non devono frequentare uomini con cui non abbiano un legame di parentela (nemmeno sul posto di lavoro) e per molte cose, compresa una visita dal medico, hanno bisogno del permesso di un uomo.
La direzione è quella giusta
“Non è mai il momento sbagliato per fare la cosa giusta” e l’abolizione del divieto è solo uno di tanti provvedimenti che mirano a portare “un futuro migliore” in Arabia Saudita, ha dichiarato l’ambasciatore bin Salman alla Cnn. Si tratta sicuramente di un giorno storico per i diritti delle donne, che fa sperare in un cambiamento reale.
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