
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Adottando un sistema di blockchain, LifeGate offre ai lettori uno strumento immediato per capire se una notizia merita la loro fiducia.
In un panorama giornalistico sempre più affollato, in cui per il lettore è tutt’altro che semplice capire quali fonti meritano la sua fiducia, LifeGate fa un altro passo avanti in termini di trasparenza. Da oggi infatti tutti i contenuti saranno certificati tramite un innovativo sistema blockchain sviluppato insieme alla startup italiana Spartan Tech.
Ogni anno il World economic forum pubblica un’analisi dei rischi globali: accanto alla crisi climatica e al terrorismo, dal 2013 ha fatto il suo esordio anche la disinformazione che corre sul web. È della stessa opinione il 93,3 per cento degli italiani che ritiene che le fake news abbiano un impatto sulla vita delle persone. Eppure, stando al report Infosfera 2018, il 65 per cento dei nostri connazionali non è capace di riconoscere una bufala e una percentuale ancora maggiore – quasi il 79 per cento – non distingue i siti affidabili da quelli che non lo sono. Insomma, un’ondata di notizie deliberatamente false continua a circolare indisturbata e plasmare l’opinione pubblica, anche in relazione a temi delicati e decisivi come la politica, la crisi climatica o l’emergenza sanitaria in corso.
“Anche se le fake news sono sempre esistite, oggi è difficile per una persona che vuole informarsi riuscire a rintracciarle e smascherarle, per via dell’immensa quantità di fonti a disposizione sul web. Per questo la trasparenza e l’affidabilità del giornalismo, soprattutto online, sono valori fondamentali per costruire quel rapporto di serietà e di fiducia con i nostri lettori”, commenta Tommaso Perrone, direttore responsabile di LifeGate. “Il sistema di blockchain che abbiamo attivato su LifeGate, grazie alla collaborazione con Spartan Tech, va proprio in questa direzione e rafforza il legame con la nostra community. Una comunità fatta di persone che hanno a cuore la sostenibilità e che da oltre 20 anni si affidano a noi per capire cosa succede nel mondo”.
I grandi player dell’informatica stanno scommettendo in massa sulla blockchain, che potremmo descrivere come una rete informatica di migliaia e migliaia di nodi che si collocano tutti allo stesso livello. Un sistema in cui dati e informazioni vengono registrati in modo aperto, condiviso e impossibile da sabotare. Spartan Tech, una delle prime startup selezionate dal programma di accelerazione LifeGate Way, si distingue perché rende la blockchain democratica, traducendola in un sistema auto-configurante ed economico; l’ideale per le piccole e medie imprese.
In questo filone si colloca la soluzione blockchain che cristallizza la proprietà intellettuale dei contenuti originali pubblicati su LifeGate. Ogni autore dispone di un wallet, cioè di un piccolo software che attesta la sua identità. Per ogni articolo originale si genera un hash, cioè una stringa di lettere e cifre che viene salvata attraverso il wallet del suo autore, attestandone la paternità e l’autenticità. “Il progetto va nella direzione di tutelare autori ed editori che, grazie all’automazione dei dati e dei flussi di copyright, potranno combattere il fenomeno della duplicazione abusiva e della paternità dei contenuti”, spiega Paul Renda, co-fondatore di Spartan Tech.
Terminata la lettura di un articolo, al lettore basterà cliccare sull’hash corrispondente per verificare in autonomia la sua veridicità; e non sul server di LifeGate bensì su un blockchain explorer indipendente. E cosa succede se, a qualche ora o giorno di distanza dalla pubblicazione, l’autore cambia qualche dettaglio? Nessun problema, perché la blockchain tiene traccia di ogni modifica, come ulteriore garanzia di integrità.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Abbiamo chiesto a chi sta vivendo i tagli voluti dal governo di Washington, di raccontarci la loro esperienza. A rischio il progresso e il futuro stesso del nostro pianeta.
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’inclusione costruita attraverso lo sci e le discipline alpine. Questo l’obiettivo del progetto SciAbile promosso da Bmw Italia e dalla scuola di sci di Sauze d’Oulx.