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L’università del Nuovo Galles del Sud ha siglato un accordo per coprire l’intera domanda di elettricità con energia rinnovabile. Esclusivamente prodotta da fotovoltaico.
È una delle università leader nella ricerca sul fotovoltaico a livello internazionale. Forse è anche per questo che l’università del Nuovo Galles del Sud (Unsw) in Australia, sarà una delle prime ad essere interamente alimentata da energia solare. L’annuncio è di pochi giorni ma l’accordo risale allo scorso 14 dicembre: la Unsw acquisterà fino a 124mila megawattora (MWh) l’anno di energia rinnovabile dalla Sunraysia Solar Farm della cinese Maoneng, vicino a Balranald nel sud-ovest del Stato australiano, soddisfacendo così il fabbisogno energetico annuale dell’intero polo accademico.
L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro la fine dell’anno in modo tale che tutta l’elettricità impiegata dall’università provenga da fonte rinnovabile entro l’inizio del 2019. La Unsw ha inoltre siglato un accordo con l’utility Origin, che fornirà energia rinnovabile anche quando l’impianto produrrà meno elettricità o quando la domanda sarà superiore. “Questa storica iniziativa è un deciso passo verso la realizzazione dell’obiettivo della Unsw di essere carbon neutral entro il 2020 – ha dichiarato Ian Jacobs, presidente del polo universitario – e riflette il nostro impegno a produrre un impatto globale positivo”.
La Unsw è all’avanguardia per quanto riguarda la ricerca sulle rinnovabili. A dicembre ha ricevuto dall’Agenzia australiana per l’energia rinnovabile (Arena) un finanziamento di ben 16 milioni di dollari, serviti a finanziare 12 progetti della School of photovoltaic and renewable energy. Cinque di questi sono focalizzati sull’ulteriore miglioramento dell’efficienza delle celle fotovoltaiche.
“Già leader mondiale nelle tecnologie fotovoltaiche, questo accordo è l’ennesima dimostrazione dell’impegno di Unsw per un futuro ad energia pulita”, ha affermato Don Harwin, ministro per l’Energia del Nuovo Galles del Sud.
Negli ultimi anni la crescita delle rinnovabili in suolo australiano è stata esponenziale. Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Green energy market, gruppo che analizza e monitora il settore dell’energia rinnovabile in Australia, le fonti non fossili producono il 17,1 per cento dell’energia australiana: meno di 10 anni fa il dato non superava il 7 per cento. Energia sufficiente, sempre secondo il rapporto, ad alimentare 7,1 milioni di abitazioni, pari al 70 per cento di tutte le case del Paese.
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