
Cresciuto in lunghezza (ma in 2 ci si può anche dormire), semplice, efficiente e leggero. Con Bigster Dacia rilancia l’ibrido accessibile. La nostra prova.
Solar Impulse ha fatto scuola. L’aereo alimentato a energia solare, recentemente protagonista della traversata dell’Atlantico e degli Stati Uniti, ha dimostrato come sia possibile viaggiare sfruttando il solo irradiamento solare. Un sogno declinabile anche in ambito automotive, ma che sinora si è concretizzato nella semplice possibilità di ricaricare le batterie delle vetture elettriche o ibride
Solar Impulse ha fatto scuola. L’aereo alimentato a energia solare, recentemente protagonista della traversata dell’Atlantico e degli Stati Uniti, ha dimostrato come sia possibile viaggiare sfruttando il solo irradiamento solare. Un sogno declinabile anche in ambito automotive, ma che sinora si è concretizzato nella semplice possibilità di ricaricare le batterie delle vetture elettriche o ibride plug-in grazie all’energia raccolta dalle centrali fotovoltaiche. Al momento, infatti, non esistono modelli di serie in grado d’attingere direttamente all’energia del sole. Fatta eccezione per alcuni prototipi, questa frontiera resta lontana. Almeno sino ad oggi, dato che una rivoluzionaria pellicola flessibile potrebbe cambiare le carte in tavola e aprire nuovi, inaspettati, scenari per la mobilità alternativa.
Specializzata nella produzione di pannelli fotovoltaici, la cinese Hanergy Holding Group ha presentato degli avveniristici moduli flessibili a film sottile costituiti da celle all’arseniuro di gallio – un semiconduttore – in grado di trasformare in energia il 31,6% dell’irradiazione solare. Una resa a dir poco eccezionale che ha suscitato l’entusiasmo del National Renewable Energy Laboratory (NREL) – il laboratorio nazionale americano per le energie rinnovabili – certo di trovarsi al cospetto del più alto tasso di conversione mai visto. Per dimostrare le elevate prestazioni delle proprie pellicole, l’azienda cinese ha realizzato quattro prototipi di auto elettriche, più precisamente una city car, una compatta, una monovolume e una sportiva, accomunati dalla denominazione Solar e, soprattutto, dalla carrozzeria ricoperta da film solari.
L’obiettivo di Hanergy è rendere possibile la “ricarica zero”, vale a dire la produzione di una quantità d’energia sufficiente al moto dei veicoli senza dover attingere alla rete di ricarica esterna. Un obiettivo ambizioso, secondi i tecnici cinesi raggiungibile applicando una pellicola con un’estensione variabile da 3,5 a 7,5 metri quadrati e in grado di generare da 8 a 10 kWh con un’esposizione solare di 5-6 ore. L’energia così raccolta è destinata a essere stivata nelle batterie al litio, garantendo un’autonomia di 80 km. E se piovesse? Nessun problema, dato che resta sempre possibile collegarsi a una colonnina standard e beneficiare di ulteriori 350 km d’autonomia. Una rivoluzione, specie considerando che, sinora, le uniche applicazioni fotovoltaiche in ambito automotive erano limitate al tetto della berlina ibrida plug-in Toyota Prius Prime, commercializzata in Giappone, e ai prototipi Volkswagen Tiguan GTE e Ford C-MAX Solar Energi.
Hanergy promette di traghettare la ricarica solare per autotrazione verso una nuova era, complici ulteriori soluzioni hi-tech quali la pulizia delle batterie mediante ultrasuoni e l’app per gestire la ricarica dallo smartphone tenendo conto delle condizioni meteo e pianificando il viaggio in funzione dell’energia raccolta. L’entrata in produzione delle prime vetture cinesi a ricarica solare è attesa nel 2020. Solar Impulse potrebbe presto avere delle “sorelle” a quattro ruote…
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Cresciuto in lunghezza (ma in 2 ci si può anche dormire), semplice, efficiente e leggero. Con Bigster Dacia rilancia l’ibrido accessibile. La nostra prova.
Le enormi riserve di combustibili naturali formatisi nel corso dell’evoluzione del nostro pianeta, sedimentate nelle profondità della crosta terrestre e lì conservate per milioni di anni, le stiamo bruciando tutte in un secolo. Petrolio, carbone e gas metano coprono oggi l’80% del fabbisogno energetico mondiale; un altro 6% circa è coperto da materiale fissile (essenzialmente
PlanetSolar è la più grande barca solare mai costruita. Silenziosa e ad energia pulita. Un catamarano di 30 metri di lunghezza coperto da 470 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, con la forma di una razza. L’obiettivo è di percorrere i 40.000 km del tragitto con una velocità meda di 8 nodi, in 140 giorni. Niente
L’auto connessa (in Italia ne circolano 18 milioni, il 45% del parco circolante) ha molti vantaggi in termini di sicurezza e innovazione. Ma a chi cediamo i dati personali e chi tutela la nostra privacy?
Il piacere di guida di un’auto sportiva non può dimenticare l’efficienza. Bmw con la serie 2 Coupé mild hybrid mostra che una “convivenza” è possibile.
“Il meglio dei due mondi”, ossia i vantaggi dell’ibrido plug-in uniti a quelli dell’elettrico, questo è quanto promette Jaecoo 7 Super Hybrid. Con quali esiti? La risposta nella nostra prova.
Da elettrica minimalista a sportiva audace: Ariya Nismo è la versione più performante della crossover Nissan. Come è cambiata (e come va) nella nostra prova.
Tesla fa i conti con un crollo del 45% delle vendite in Europa, mentre il mercato dell’elettrico sale del 37%. Le possibili responsabilità di Elon Musk.
Hyundai lancia Inster, un’elettrica compatta con 4 posti e un abitacolo fra i più flessibili e geniali del mercato. Cosa offre e come va nella nostra prova.