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Avanchair, la startup che punta su innovazione e inclusione sociale
Per soddisfare il desiderio di indipendenza e libertà di persone con disabilità, Avanchair ha ideato una sedia a ruote elettrica super tecnologica.
“Come nei fumetti della Marvel ci siamo inventati un superpotere”. Esordisce così Andrea Depalo nel raccontare Avanchair, startup innovativa che ha realizzato e brevettato un modello di sedia a rotelle elettrica che integra nella sua volumetria un sistema di traslazione laterale e verticale della persona che vi sta seduta, consentendole di spostarsi su altre superfici in modo autonomo. Il superpotere di cui parla Depalo, infatti, è quello di poter dare indipendenza e libertà a 70 milioni di persone, cioè quelle che a livello globale utilizzano una sedia a ruote (in Italia sono 600mila).
Ma il sogno del suo fondatore è a un passo dal realizzarsi: Avanchair, che è entrata a far parte dell’ecosistema di LifeGate Way, la controllata del gruppo con l’obiettivo di creare un network di startup sostenibili con focus sull’open innovation, ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Eppela, che punta a raggiungere la somma di 130mila euro necessaria per la realizzazione del prototipo.
La storia di Avanchair
La storia di Avanchair comincia nove anni fa, quando Depalo, affetto da tetraplegia, prova a immaginare una sedia che possa soddisfare il suo desiderio di autonomia e indipendenza – “ogni persona con disabilità non può muoversi dalla sedia a rotelle che lo supporta e perciò ha sempre bisogno dell’intervento di altri per andare ovunque: a letto, in bagno, sul divano o a tavola” –, per compensare almeno in parte la disabilità che sin dalla nascita limita la sua capacità motoria.
Depalo ha le idee chiare ma è soltanto con l’aiuto di Emilio Rigolio, un imprenditore del settore meccanica e automazione, che il progetto comincia a prendere forma. Alla squadra poco dopo si aggiungono anche Giovanni Nannini, il tecnico che inizia a cercare di realizzare le soluzioni viste da Depalo e disegnate da Rigolio, e Roberta Rigolio, figlia di Emilio e ricercatrice in ambito biomedico. È il 2019 e i quattro fondano Avanchair, un’iniziativa imprenditoriale a elevato impatto sociale che ha l’obiettivo di migliorare significativamente la qualità della vita di quelle persone che per un periodo di tempo più o meno lungo hanno necessità di utilizzare una sedia a rotelle.
Si sviluppa così l’idea di un prodotto nuovo che differisce dalle altre sedie a ruote mosse a energia elettrica già presenti sul mercato per la sua capacità di agevolare i movimenti ed essere predisposta al monitoraggio digitale della salute dell’utente. Un importante passo in avanti a favore dell’inclusione sociale e dell’innovazione applicata alla salute, nonché allo sviluppo sostenibile e all’ambiente: Avanchair mira infatti a sfruttare le infrastrutture di ricarica delle auto elettriche da smart city grazie a una specifica app e all’uso di batterie al litio ricaricabili che danno la possibilità di utilizzare la sedia per un tempo prolungato.
La campagna di crowdfunding
Per realizzare il sogno di Depalo, Avanchair ha lanciato il 4 maggio una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela, che punta a raggiungere 130mila euro di fondi necessari ad avviare entro il 2022 la produzione di una sedia a ruote di ultima generazione, che consenta non solo i movimenti verticali e orizzontali della persona che la usa ma anche il trasferimento autonomo su altre superfici, il monitoraggio dei segni vitali grazie all’utilizzo dei sensori IoT (Internet of things), e il supporto nelle operazioni di assistenza remota grazie all’integrazione con le piattaforme di sanità elettronica esistenti.
E per non trascurare nessun aspetto è anche possibile personalizzare la sedia in base alle diverse esigenze, all’età e persino al gusto. A credere nel progetto e partecipare alla raccolta fondi ci sono anche importanti partner tra cui Enel e Banco BPM.
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