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Prosegue il ciclo di Grandi opere per i piccoli del Teatro Alla Scala di Milano che porta in scena Il barbiere di Siviglia in versione ridotta e con una coloratissima scenografia, ideale per bambini, e non solo.
Chi l’ha detto che l’opera è solo per gli adulti? A dimostrare che anche i più piccoli possono godere della bellezza della messa in scena di grandi titoli è niente meno che il Teatro alla Scala. Grazie a un’intuizione del sovrintendente Alexander Pereira il teatro milanese ha inaugurato nel 2014 il ciclo Grandi opere per piccoli. Un progetto speciale, che regala ai bambini un’occasione unica per conoscere i più grandi capolavori del patrimonio culturale operistico, attraverso versioni rielaborate e con un linguaggio adatto a loro.
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Sono stati oltre 150mila i bambini che negli ultimi tre anni hanno preso posto sui palchi e in platea o in galleria, per assistere ai titoli scelti e rivisitati per loro, ovvero La Cenerentola, Il flauto magico e Il ratto dal serraglio. L’ultima a calcare le prestigiose scene, ancora in cartellone fino al 12 marzo 2018, è Il barbiere di Siviglia, capolavoro di Gioacchino Rossini, con protagonista il celebre barbiere factotum Figaro. Rimanendo fedele alla storia originale, l’opera è stata ridotta alla durata di circa un’ora grazie all’arrangiamento di Alexander Krampe, alla direzione di Pietro Mianiti e alla regia di Grischa Asagaroff, e affidata alle voci e ai musicisti dell’Accademia del Teatro alla Scala.
A fare da cornice una scenografia colorata e accattivante realizzata dagli allievi del corso di scenografia del teatro dell’accademia scaligera. Un lavoro svolto con cura e passione da tre giovani donne che abbiamo incontrato nei laboratori del teatro, situati nelle ex fabbriche dell’Ansaldo a Milano.
In queste grandi botteghe tutta la magia prende vita grazie al lavoro delle maestranze, che da secoli si tramandano un patrimonio di conoscenze unico. A raccoglierlo sono anche gli allievi dell’accademia, selezionati per le loro capacità artistiche e per il loro profondo interesse per la professione. “Questo è il quarto allestimento che dedichiamo ai bambini, ma è la prima volta che realizziamo noi in toto la scenografia – dice Stefania Cavallin, capo scenografo della Scala –. Per questo ci è sembrato bello affidare il compito agli allievi del nostro corso.”
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A dare vita agli otto carrelli posti sul palco, che da un lato compongono la parola Siviglia e dall’altro si trasformano nelle stanze dei personaggi, sono state proprio tre aspiranti scenografe: Sara Di Martino, Alice Selene Simoni e Alessandra Sordi. “L’idea interessante era far sì che le ragazze seguissero personalmente tutte le fasi che un professionista deve seguire, con la mia supervisione – prosegue Cavallin –. Sulla base dell’idea e dei bozzetti dello scenografo hanno eseguito i disegni esecutivi e si sono messe in contatto con gli altri reparti, per portare a compimento tutta l’opera.”
Ecco allora il negozio di Figaro e la casa di Don Bartolo, tutore e sgradito pretendente della bella Rosina, che, come tutti i personaggi, è vestita in tinta con il suo set di scena. Un escamotage semplice ed efficace per semplificare e distinguere bene i personaggi, ravvivando la visione. “Queste messe in scena sono belle anche per i grandi perché sono riduzioni allegre e piacevoli, che tengono solo le parti più famose ed eliminano quelle secondarie”, spiega Cavallin.
Le prossime date in cui – con la scusa di portare i bambini – si può assistere alla vivace messa in scena de Il barbiere di Siviglia, una delle opere più celebri al mondo, sono domenica 17 dicembre (ore 11), giovedì 28 dicembre (ore 11 e 14), domenica 7 gennaio 2018 (ore 11 e 15), domenica 25 febbraio 2018 (ore 11), domenica 11 marzo 2018 (ore 11 e 15).
Inoltre, dal 4 luglio 2018 arriverà alla Scala il quinto titolo del ciclo Grandi opere per piccoli: L’elisir d’amore. Un’altra occasione per avvicinare i bambini al mondo del teatro e dell’arte e godere con loro di un’esperienza unica.
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