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In funzione l’impianto solare con accumulo più grande realizzato da Tesla, nell’isola di Kauai, Hawaii. 13 MW di pannelli solari con 52 M Wh di batterie.
Eccola la soluzione “chiavi in mano” di Tesla per l’energia rinnovabile. Se fino a qualche mese fa, poco prima dell’acquisizione da parte di Elon Musk di Solar City, le dichiarazioni d’intenti parevano essere solo una buona strategia di marketing, oggi si passa dalle parole ai fatti. È infatti di pochi giorni fa la notizia che nell’isola di Kauai, nelle Hawaii, è operativo uno degli impianti solari con sistema di accumulo più grandi mai realizzati dal colosso di Palo Alto.
Da marzo infatti un impianto solare composto da 55mila pannelli, con una capacità installata di 13 megawatt e un sistema di batterie composto da 270 Powerpack 2, sarà in grado di produrre almeno 52 megawattora di elettricità da fonti rinnovabili. Tesla ha stipulato un contratto di 20 anni con la cooperativa Kauai Island Utility che genera, eroga e distribuisce energia a tutti i suoi associati.
Secondo quanto riporta Bloomberg, il costo dell’elettricità sarà addirittura minore (13,9 centesimi di dollaro a kWh) di quella prodotta con gli impianti a diesel, ovvero di 15,48 centesimi per kWh. La cifra sarà la metà di quella che i cittadini hanno dovuto pagare lo scorso dicembre, ossia 27,68 centesimi di dollaro. Tesla ha stimato che grazie a questo impianto l’isola potrà risparmiare almeno 6 milioni di litri di combustibili fossili l’anno. E i prezzi al kilowattora dimostrano un altro punto a favore delle rinnovabili. Ormai il turning point è stato raggiunto e costano meno delle fossili.
Questo impianto aiuterà indubbiamente lo Stato americano a raggiungere l’obiettivo del 100 per cento di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2045. Il Governo dell’arcipelago che ha dato i natali a Obama, ha recentemente deciso di non investire più un dollaro nei combustibili fossili, quali gas naturale, diesel e carbone, per la produzione di energia elettrica. Ma di dare spazio invece alle rinnovabili, in particolare al fotovoltaico. E l’impianto di Tesla nell’isola di Kauai ne è la prova.
La visione di Musk ancora una volta si è rivelata corretta. Durante i primi giorni alla Gigafactory spiegava infatti come lo storage e i sistemi di accumulo avranno un futuro a lungo termine come il business delle auto elettriche.
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