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Una nuova generazione di cartucce sostenibili per adesivi da montaggio e sigillanti Pattex è pronta a una rivoluzione di circolarità nel bricolage.
Quando le aziende vengono chiamate in causa per dare il proprio fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile, a volte è difficile rendere concretamente l’idea di cosa dovrebbero fare. Henkel, una multinazionale attiva da quasi 150 anni in diversi settori, tra cui gli adesivi, ha dato di recente un esempio di come l’innovazione possa sposare la sostenibilità: ha introdotto sul mercato, con il brand Pattex, una nuova generazione di cartucce sostenibili per adesivi da montaggio e sigillanti. Perché è straordinario? Perché da oltre 80 anni non veniva modificato questo tipo di prodotto. La dimostrazione concreta che non è più possibile fare “business as usual”, ma sono necessari cambiamenti radicali.
“So che può sembrare un prodotto semplice, un tubo con un applicatore, ma è servito uno studio di oltre due anni per arrivare a questo risultato e serviranno due anni per sostituire tutte le cartucce”, spiega Stefano Hoenish, Head of Application engineering Italy & Greece, Adhesive technologies, ACC Henkel Italia, “è un passo importante nel nostro percorso verso un sistema sempre più circolare: abbiamo introdotto un materiale riciclato e maggiormente riciclabile, il cartone, calcolando che ogni cartuccia ha il 51 per cento in meno di plastica e un risparmio complessivo di rifiuti non riciclabili al 73 per cento. Stimiamo un “risparmio” per l’Italia di circa 150 tonnellate di plastica in meno rispetto ad una cartuccia tradizionale, in maniera progressiva implementando il cambio su tutte le cartucce in assortimento“.
Prima di questa nuova tecnologia, infatti, queste cartucce utilizzate da professionisti e appassionati di fai-da-te erano interamente in plastica e il materiale adesivo o sigillante era a diretto contatto diretto con la plastica stessa, rendendola quindi non riciclabile a fine uso. Oggi, dentro il cartone, è stato inserito un bussolotto, che lascia quindi il cartone pulito e riciclabile. I principi applicati sono quelli del cosiddetto ecodesign, tema molto caro anche all’Unione europea, ovvero pensare al fine vita degli oggetti già dalla fase di ideazione e progettazione. Per Henkel, inoltre, la plastica è un pilastro al centro del proprio percorso di sostenibilità, sia nelle modalità per ridurla sia per utilizzare sempre più quella riciclata.
“Un altro grande tema al centro di questa rivoluzione”, continua Marta Carvelli, direttrice marketing & trade marketing per i prodotti al consumo di Henkel Adhesive Technologies, “è la facilità di uso e di riciclo del prodotto. Bisogna rendere alle persone facile questo gesto”. La nuova generazione di cartucce si disassembla facilmente, l’applicatore in plastica si stacca con un gesto veloce, il cartone si srotola, il bussolotto si stacca. “Un altro grande risultato per noi», prosegue Carvelli, «è aver reso queste cartucce più sicure: non è, infatti, più necessario il taglierino per aprire il beccuccio. Questo riduce drasticamente i rischi di incidente. Inoltre, il tappo è richiudibile, rendendo il prodotto più durevole e consentendo meno sprechi”.
Fortemente impegnata nella promozione dell’economia circolare, negli ultimi anni Henkel ha investito molto nella progettazione sostenibile delle confezioni dei prodotti ed è arrivata ad avere l’89 per cento di packaging riciclabile, come spiega Hoenish, portando al 25% la quota media di plastica riciclata negli imballaggi dei prodotti destinati ai consumatori finali (l’obiettivo è di arrivare al 30% entro la fine del 2025). Un percorso che necessita, giocoforza, di grandi investimenti in innovazione e ricerca e che, come sempre accade, alzerà l’asticella di sostenibilità di tutto il mercato di riferimento.
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