Magia e storia al castello di Avio aperto eccezionalmente per i mercatini di Natale

Sarà aperto gratuitamente nei weekend prima di Natale e ospiterà dei magnifici mercatini di Natale: il Castello di Avio in Vallagarina è un gioiello tutto da scoprire.

Atmosfere sognanti, vista incredibile, struttura imponente. Un castello così meraviglioso quello di Avio, sospeso tra le trame dei vigneti della Vallagarina e il Monte Baldo, da essere tra i beni del Fai, Fondo ambiente italiano. Il periodo natalizio è quello giusto per visitarlo: per due weekend invernali infatti (8, 9, 10 e 16 e 17 dicembre) sarà aperto eccezionalmente e gratuitamente per scoprire i suoi mercatini di Natale. Uno splendido tesoro del Trentino, da non perdere.

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Castello di Avio, Vallagarina
Le origini del castello di Avio risalgono all’epoca romana. Foto Simona Denise Deiana

Il castello di Avio, gioiello della Vallagarina, aperto a dicembre

Un terreno ricco e fertile quello della Vallagarina, capace di produrre ottimi vini, ma anche una regione con testimonianze storico-culturali tutte da scoprire di cui il castello di Avio è una testimonianza perfetta. Il Natale e i mercatini organizzati per due weekend saranno l’occasione per conoscerlo e visitarlo, gratuitamente. La manifestazione si chiama Natale al castello e oltre a permettere ai turisti di acquistare artigianato e prodotti enogastronomici locali, garantirà una passeggiata tra arte, natura e paesaggio persi in sentieri nascosti, enigmi da risolvere, storie e leggende da raccontare. Un luogo davvero magico dove incontrare produttori e approfittare di visite guidate alla scoperta del castello e della bella città medioevale. Un programma ricchissimo, adatto anche alle famiglie con bambini, che prevede letture, cori gospel e leggende per raccontare ai visitatori la storia affascinante di un luogo che è custode delle tradizioni del territorio.

Mercatini ad AvioVallagarina, mercatini ad Avio (Trento)
Il castello di Avio sarà aperto l’8, 9 e 10 dicembre e il 16 e 17 in occasione dei mercatini natalizi. L’entrata è gratuita. Foto Simona Denise Deiana

La storia del castello di Avio

Si può arrivare quasi in cima al colle dove si erge in auto, ma il consiglio è di lasciare l’auto in paese e di salire a piedi. Godersi l’aria frizzante dell’imminente inverno, il vento che qui in valle soffia spesso e aiuta le viti a crescere sane, il panorama che alzando lo sguardo è impagabile. Una ventina di minuti di fatica (non di più) per arrivare al castello e meritarsi una bella visita e magari una tazza di vin brulè.  Un gioiello non solo del Fai ma di tutti: dal 1977 il castello di Avio infatti è stato donato al Fondo ambiente italiano che si occupa della sua salvaguardia ma ancora oggi la famiglia Castelbarco, che ne era proprietaria, ha il diritto di abitarne una parte, la cosiddetta “Torre della Picadora“, chiamata così perché in epoca medievale qui si impiccavano i prigionieri. Un punto panoramico senza uguali dal quale, nelle giornate limpide, si scorge tutta la valle oltre che il monte Baldo e l’Adige.

Il castello fu eretto in epoca romana, ampliato durante i Medioevo e ripensato ancora quando ne venne in possesso la famiglia Castelbarco e ciò che vediamo ora è un mix ben conservato di tre periodi diversi. Il Fai ne cura il buon mantenimento e le visite guidate soprattutto nella bella stagione ed è quindi un’occasione unica quella di vederlo a ridosso del Natale. Oltre la struttura che è già di per sé suggestiva, qui sono da ammirare gli affreschi, alcuni dei quali ben conservati: nella Casa delle guardie , uno in particolare ci mostra come era il castello in origine, mentre nel mastio la Stanza dell’amore descrive alcune scene profane tra dame e cavalieri.

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