
Durante un convegno organizzato da CapBus Service e InGenio a Prato, si è parlato di sicurezza nella mobilità del futuro e nell’elettrificazione dei trasporti.
Lei, Renault Twizy, è una sorta di moto a quattro ruote con trazione elettrica lanciata tre anni fa, per qualcuno alternativa geniale e più sicura allo scooter, (grazie a airbag e cinture di sicurezza e alla protezione dalla pioggia), per altri “solo” un tentativo (nel traffico è meno agile e non può viaggiare in tangenziale)
Lei, Renault Twizy, è una sorta di moto a quattro ruote con trazione elettrica lanciata tre anni fa, per qualcuno alternativa geniale e più sicura allo scooter, (grazie a airbag e cinture di sicurezza e alla protezione dalla pioggia), per altri “solo” un tentativo (nel traffico è meno agile e non può viaggiare in tangenziale) di proporre una soluzione alternativa alla mobilità cittadina.
Lui, Anacleto (Clet) Abraham, è un artista geniale e discusso per i suoi interventi di street art nei centri urbani di molte città (da Milano a Firenze e Roma, da Londra, a Parigi fino a Tokyo, dove la sua fidanzata da mesi è agli arresti, accusata di essere sua “complice”). Cosa fa? Reinterpreta la segnaletica stradale applicando degli sticker sui cartelli, trasformandoli in opere d’arte ironiche e divertenti.
Ironia&divertimento, centri urbani e mobilità: ecco cos’hanno in comune l’elettrica e l’artista. Così capita che, a Roma e a Milano, nelle vetrine di Gap, siano comparse a sorpresa nei giorni scorsi delle installazioni insolite, con la Twizy sommersa da capi di abbigliamento del noto brand e affiancata da opere di Clet Abraham.
“Clet e Twizy sono legati da quello spirito unconventional che vuole annullare le barriere per suggerire un modo nuovo di vivere la città, senza sacrificare la propria libertà di movimento”, ha spiegato Francesco Fontana Giusti, direttore comunicazione Renault, “anche Twizy, infatti, riesce ad arrivare ovunque, grazie alla sua agilità e maneggevolezza e alla sua natura 100% elettrica”.
“Ho accettato l’invito a esprimere creativamente il concetto di mobilità senza limiti legato a questo veicolo elettrico perché mi piace legare la mia arte a progetti in cui credo, come quello della mobilità sostenibile”, ha concluso Clet Abraham.
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