
I dati degli ultimi anni indicano un rallentamento nel processo di transizione energetica in Italia. Il rischio è di mancare gli obiettivi al 2030.
Il calo dei consumi ci porta a usare meno meno acqua e produrre meno rifiuti. rapporto annuale sui servizi ambientali ISTAT è positivo
Con il calo dei consumi ci porta consumiamo meno acqua e produciamo meno rifiuti. I dati dell’Istat (Istituto nazionale di statistica) su rifiuti, acqua ed energia presenti nel rapporto annuale sui servizi ambientali nelle città pubblicato il 26 novembre sono tutti in calo, e quindi sono tutti positivi.
Non solo la raccolta dei rifiuti urbani è in calo, cioè ne produciamo meno, ma anche quelli prodotti vengono smaltiti meglio, cioè vengono destinati alla raccolta differenziata in misura maggiore. Per la precisione nel 2012 abbiamo prodotto 567,3 chilogrammi di spazzatura a testa, 23 chili in meno rispetto all’anno precedente. Mentre la raccolta differenziata è cresciuta di 1,4 punti percentuali raggiungendo il 34,9 per cento.
Per quanto riguarda l’acqua, anche nel 2012 si conferma il trend cominciato nel 2001 che vede un calo del consumo pro capite per uso domestico. Ogni italiano ne consuma 172 litri al giorno. Ben 34 litri in meno rispetto a dieci anni fa. Nonostante questo, l’efficienza delle reti idriche comunali è ancora lungi dall’avere raggiunto livelli accettabili: la dispersione d’acqua è ancora pari a un terzo (33,9 per cento) del totale consumato e in 14 comuni capoluogo di provincia si ricorre a misure di razionamento nella distribuzione di acqua durante il corso della giornata.
Anche il consumo di elettricità e gas metano è in calo. Nel 2012 ogni abitante ha consumato 1.186 chilowattora di elettricità (lo 0,8 per cento in meno rispetto all’anno precedente) e 386,5 metri cubi di gas (meno 1,2 per cento).
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