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Coop premia cinque aziende al femminile e prosegue la campagna Close the gap

Coop promuove la parità di genere con un nuovo evento della campagna Close the gap. Ospite anche la ministra Elena Bonetti.

Con un incontro digitale quasi tutto al femminile il 29 marzo Coop ha premiato cinque imprese virtuose e particolarmente inclusive nel campo della parità di genere. Un gesto concreto, inserito nella campagna Close the gap – riduciamo le differenze, portata avanti con determinazione da Coop per promuovere politiche di  inclusione attraverso il coinvolgimento di aziende e consumatori.

L’iniziativa, che ha premiato aziende che hanno saputo distinguersi in quanto grandi datrici di lavoro femminile, capaci di attivare azioni di welfare o di assegnare alle donne ruoli chiave all’interno delle aziende, è stata anche l’ occasione per consolidare il legame “oltre il business” che Coop ha da sempre con i propri fornitori. Ad assegnarli simbolicamente sono stati i vertici dell’azienda, Marco Pedroni, presidente  Coop Italia e Ancc-Coop (associazione nazionale cooperative di consumatori) e Maura Latini che proprio in questa occasione ha annunciato un significativo cambiamento nel suo job title. Da oggi non sarà più amministratore ma amministratrice delegata Coop Italia.

“Anche il nome al femminile ha un grande valore”, ha spiegato Maura Latini. “È una cosa a cui finora non avevo dato importanza, ma poi ho capito che la lingua italiana non è un limite, ma è piuttosto l’uso che se ne fa che può diventarlo. E allora bisogna fare in modo che questi limiti vengano superati”. Una decisione tutt’altro che formale, dunque, ma che segna una rotta precisa e dimostra come la capacità di cambiare idea e di sapersi confrontare con la contemporaneità sia prerogativa essenziale per il progresso culturale di un Paese.

Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia
Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia © Coop Italia

“La parità di genere è un obiettivo di tutti”, anche la ministra Elena Bonetti ospite dell’evento

Ospiti dell’evento Coop anche la professoressa Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia e Luigi Bobba presidente del comitato Global inclusion – articolo 3, che ha riconosciuto il valore dell’iniziativa Close the gap, capace di dare “forma concreta ai principi di inclusione nelle aziende” e ha invitato a sfruttare la crisi come momento in cui “sprigionare energie di cambiamento”. Una palingenesi necessaria, auspicata anche dalla ministra Bonetti che ha sottolineato il ruolo prezioso avuto delle donne durante la pandemia e di come questa abbia invece portato ad aumentare il gap nel tasso di disoccupazione femminile: “Le donne sono state il volto della resistenza e la ricchezza delle famiglie e del nostro Paese e oggi si trovano a pagare il prezzo più alto”.

In quest’ottica la ministra ha espresso grande interesse per l’iniziativa Close the gap “capace di cogliere la sfida che tutto il Paese è chiamato a cogliere, considerando le donne come leve della ripartenza”. Oggi più che mai diventa importante sostenere tutte le iniziative che “promuovono politiche inclusive e di valorizzazione dell’esperienza femminile, non solo nella prospettiva del risanamento di una disuguaglianza, ma per attivare tutte quelle energie che le donne sanno e possono portare”. Non un discorso di “donne per le donne, ma il tema di una cittadinanza vissuta pienamente, in risposta anche all’obiettivo 5 dell’agenda 2030” (“Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze” ndr).

Close the gap Coop
Maura Latini, Marco Pedroni e la ministra Elena Bonetti durante l’evento Close the gap organizzato da Coop © Coop Italia

Durante il suo intervento la ministra ha parlato anche della recente approvazione del Family act, la riforma che introdurrà da luglio il nuovo assegno unico e universale per i figli a carico e che rema verso “una nuova armonizzazione del mondo del lavoro e dell’esperienza famigliare”. Una misura necessaria, ma non sufficiente per colmare il divario che oggi vede le donne spesso svantaggiate rispetto ai carichi di cura famigliare e sui temi salariali e di carriera.

Le aziende e le donne premiate da Coop

I riconoscimenti assegnati contestualmente alla campagna Close the gap hanno abbracciato una vasta rappresentanza di settori merceologici presenti tra i fornitori di Coop, andando dall’apicoltura alla carne, dalla cosmetica all’ortofrutta fino alla calzetteria.

A ritirarli virtualmente durante l’evento online, moderato da Valentina Dolciotti, direttrice del magazine Divercity, sono state Nicoletta Maffini, direttore generale e direttore commerciale e marketing Conapi, Anna Marfisi titolare insieme alla sorella della Marfisi Carni, Patrizia Poggiali a capo della Gala Cosmesi, Alessandra e Laura Orsini dell’azienda ortofrutticola Orsini & Damiani e Daniela Vignoni che segue il commerciale e il marketing della VMC-Vignoni, calze e collant.

Questa iniziativa apre la strada al premio vero e proprio che farà parte del progetto Coop for future e che verrà assegnato l’anno prossimo, dopo l’istituzione di un comitato scientifico e l’annuncio degli obiettivi da raggiungere nel marzo 2022.

Valorizzare le donne per dare più valore alla società

L’impegno di Coop per migliorare la vita delle persone nel segno di una giustizia sociale a tutto tondo arriva da lontano. Come spiegato dal presidente Marco Pedroni. “Dare concretezza alla questione delle uguaglianze è nella storia di Coop. Il tema della parità di genere è diventato importante nel secondo dopo guerra, ma la consapevolezza nel mondo cooperativo è arrivata in tempi più recenti. Noi oggi li ritentiamo fondamentali per essere coerenti con la nostra storia e perché siamo convinti che le imprese che danno valore alle donne creino maggior valore condiviso. I gruppi di lavoro e le organizzazione in cui c’è più parità sono quelli che lavorano meglio”.

Una consapevolezza che Coop ha deciso di tradurre in fatti concreti e con impegni trasparenti con la campagna Close the gap, che parte innanzitutto da un’autoanalisi e da un “censimento rosa” elaborato dall’azienda. “Grazie alla collaborazione con Oxfam Italia e con il suo presidente Sabrina Siniscalchi abbiamo attivato un’agenda rosa”, ha spiegato Maura Latini. “La situazione che abbiamo trovato è già molto positiva, ma può ancora essere migliorata. Ogni anno verificheremo l’aspetto dell’inclusione femminile per programmare gli avanzamenti da fare per superare noi stessi”.

A sottolineare l’impegno preso per i prossimi anni per ridurre le disparità è stato anche Marco Pedroni. “In Coop il 70 per cento dei lavoratori è composto da donne, così come il 40 per cento  dei capi negozio e il 40 per cento del nostro consiglio di amministrazione. Solo 19 per cento dei dirigenti però è rappresentato da donne e dunque su questo dobbiamo ancora lavorare”.

Marco Pedroni, presidente Coop Italia
Marco Pedroni, presidente Coop Italia © Coop Italia

Coop aderisce a Wep, i principi di emancipazione femminile delle Nazioni Unite

Nel corso dell’evento virtuale Maura Latini ha annunciato ufficialmente l’adesione di Coop Italia alla Wep (Women empowerment principles), i principi di emancipazione femminile delle Nazioni Unite. A poter far parte di questa rete sono le aziende che dimostrano di promuovere un trattamento equo di uomini e donne nel mondo del lavoro, attività imprenditoriali da parte delle donne e il riconoscimento del loro ruolo in ambito delle risorse umane e il rispetto della loro dignità. Solo 48 imprese italiane compaiono nell’elenco Wep, dimostrando quanta strada si debba ancora compiere nel nostro Paese, anche in termini di consapevolezza.

“Siamo molto contenti di avere ricevuto la conferma della nostra adesione a Wep”, ha commentato l’amministratrice delegata. “Quelli di uguaglianza e parità di genere sono principi cui Coop tende istintivamente, ma che trovano ora un’ufficializzazione. In questo momento di cambiamento è importante uscire allo scoperto ed essere anche d’ispirazione per altri”.

Coop sostiene la petizione Stop tampon tax!

L’evento è stata anche l’occasione per porre all’attenzione della ministra Bonetti la petizione Stop tampon tax! Il ciclo non è un lusso, ideata dal collettivo Onde Rosa e rilanciata da Coop da fine febbraio. L’iniziativa, che oggi sfiora le 590.000 adesioni, chiede al governo di abbassare al 4 per cento l’iva sugli assorbenti femminili (oggi tassati al 22 per cento come i beni di lusso), considerandoli quindi come beni di prima necessità. A questo scopo Coop ha voluto coinvolgere e sensibilizzare i propri fornitori di prodotto a marchio (una rete di oltre 600 imprese). “È  una delle azioni che fanno parte della nostra Agenda 2021”, ha spiegato durante l’incontro Marco Pedroni. “Noi di Coop siamo impegnati in prima linea con le nostre cooperative e abbiamo promosso una campagna di sensibilizzazione partendo da una disuguaglianza piccola ma esistente, appunto la Tampon tax, oggi vogliamo trovare al nostro fianco i nostri fornitori che sono per noi importanti alleati anche in ambiti che non siano esclusivamente di business”. Un altro gesto concreto che testimonia l’impegno e la passione di Coop per i temi di giustizia sociale e l’abbattimento delle disuguaglianze.

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