
L’associazione di San Marino, Carità senza confini, ha costruito un impianto solare per alimentare un forno con il quale dal 2015 dà cibo ai più poveri di Lusaka, in Zambia.
La scorsa domenica un enorme black out ha lasciato al buio quasi 50 milioni di persone tra Argentina e Uruguay. L’elettricità è tornata dopo circa 12 ore.
Il 16 giugno scorso alle ore 7.00 locali (le 14.00 in Italia), un maxi black out ha colpito l’Argentina e l’Uruguay, ma anche il Cile, il Paraguay e parte del Brasile. Si parla di circa 50 milioni di persone rimaste senza energia elettrica. La mancanza di elettricità sarebbe stata causata da un guasto al sistema di trasporto dalla centrale idroelettrica di Yacyretà, al confine con il Paraguay, nel nord del paese.
Una falla masiva en el sistema de interconexión eléctrica dejó sin energía a toda la Argentina y Uruguay. Ampliaremos con más información. #SinLuz #CortedeLuz
— Edesur Argentina (@OficialEdesur) 16 giugno 2019
Ferrovie, metropolitane, semafori sono rimasti fermi per ore, così come uffici, negozi e gli ospedali, che hanno dovuto attivare i piani di emergenza previsti. Ma è mancata anche la connessione internet e in alcune aree la distribuzione dell’acqua potabile. A quando si apprende da una conferenza stampa rilasciata dal ministro dell’Energia Gustavo Lopetegui, il problema sarebbe stato causato da un guasto al sistema Sadi, ovvero la rete che raccoglie e distribuisce tutta l’energia generata nel paese.
Il sistema è composto da linee ad alta tensione che permettono di ridurre le dispersioni e garantire il trasporto dell’elettricità anche a lunghe distanze. Il Sadi è diviso in due: un sistema porta l’energia a livello regionale, mentre il Core System la trasporta all’interno della stessa regione.
Secondo il ministro Lopetegui il guasto riguarderebbe un problema ai computer, quindi non sarebbe legato all’intervento umano. Lo storico black out ha colpito, a cascata, anche l’Uruguay. In particolare la zona costiera dove si affaccia anche la capitale Montevideo. I video che circolano sui social mostrano una città completamente al buio, con le sirene dei vari allarmi in funzione.
WATCH: Sirens blare and cars travel through darkness in Buenos Aires as a massive power failure continues in Argentina and Uruguay #SinLuz #CorteDeLuz pic.twitter.com/0mMpKjTx8c
— TicToc by Bloomberg (@tictoc) 16 giugno 2019
A quanto si apprende dalle società elettriche, l’elettricità sarebbe stata rispristinata ai primi utenti almeno dopo cinque ore dall’inizio del balck out, comunque gradualmente e a partire dalle aree vicine alla centrale di Yacyretà. In totale la mancanza di elettricità sarebbe durata circa 12 ore, contando anche gli altri paesi colpiti come l’Uruguay, il Cile e parte del Brasile.
En este momento la situación del 50% de los usuarios se encuentra normalizada. Con el correr de las horas se restablecerá el servicio para todos los usuarios.
— Mauricio Macri (@mauriciomacri) 16 giugno 2019
Il presidente della Repubblica argentino Mauricio Macri scriveva alle 3 del mattino ora italiana che per il 50 per cento delle utenze l’energia era stata ripristinata. Ha inoltre confermato che si è trattato “di un fatto inedito, che sarà investigato a fondo”.
SERVICIO NORMALIZADO ⚡️Edesur repuso el servicio al 100% de los clientes afectados por la falla en el sistema de interconexión, externa a la distribuidora. Ponemos toda la información a disposición de nuestros usuarios https://t.co/XrqalOLIv7
— Edesur Argentina (@OficialEdesur) 16 giugno 2019
Mentre la società Edsur circa 12 ore dopo (alle 24.00 ora locale), la situazione era rientrata nella normalità.
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