
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Le possibili soluzioni al fenomeno di surriscaldamento della crosta terrestre coinvolgono direttamente ogni singola persona.
L’effetto serra è un fenomeno estremamente complesso e
ancora soggetto ad approfonditi studi. Esistono diverse teorie e
interpretazioni dello stesso, tuttavia le strategie di riduzione
del fenomeno che vengono caldeggiate dalla maggior parte degli
studiosi sono:
Purtroppo questi consigli sono in aperta controtendenza rispetto
agli attuali trend, come bene dimostra il meeting di Kyoto e i
recenti incontri in Europa, miseramente falliti a causa delle
opposizioni di vari paesi (primi fra tutti gli Stati Uniti
d’America).
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Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
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