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È stata pubblicata la Global RepTrak 2019, classifica che valuta le aziende con la migliore reputazione per la responsabilità sociale.
I consumatori stanno gradualmente acquisendo consapevolezza e l’operato delle azioni è sempre più valutato, e influenzato, dall’opinione pubblica. Il Reputation Institute, società di servizi volti alla misurazione e gestione della reputazione, ha stilato la propria annuale classifica delle cento aziende con la migliore reputazione di responsabilità sociale nel mondo: la Global RepTrak 100 2019. La fiducia delle persone nella reputazione delle aziende vacilla, il 52 per cento degli intervistati dubita infatti della buona fede delle aziende, ma non crolla e, anzi, mostra un miglioramento rispetto al 2018.
We just released the 2019 Global #RepTrak rankings and @LEGO_Group is back on the list again. Congrats to the #LEGO team.https://t.co/mO7vbx8nrU pic.twitter.com/6FkSY4gHZL
— Reputation Institute (@Reputation_Inst) 11 marzo 2019
Per realizzare la classifica, nata nel 2011 e giunta alla nona edizione, l’istituto ha intervistato oltre 230mila persone provenienti da quindici nazioni. La graduatoria prende in esame circa 10mila aziende valutando la percezione che ne ha il pubblico circa sette differenti aspetti: prodotti e servizi, innovazione, ambiente di lavoro, governance, responsabilità sociale e ambientale, leadership e performance. “È il giorno del giudizio della reputazione, non c’è più alcun posto in cui nascondersi – ha affermato Stephen Hahn-Griffiths del Reputation Institute – le aziende hanno però una grande opportunità, chi riuscirà ad accrescere le percezioni positive nei propri confronti, dando priorità alla responsabilità aziendale e all’etica, otterrà risultati in questa nuova era della reputazione”.
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In cima alla classifica troviamo Rolex, società svizzera del settore dell’alta orologeria, mentre i due gradini più bassi del podio sono occupati rispettivamente da Lego e Walt Disney. Dietro, a completare la top 10, troviamo Adidas, Microsoft, Sony, Canon, Michelin, Netflix e Bosch.
L’azienda svizzera conquista il primo posto della classifica per il quarto anno consecutivo, grazie alla propria capacità di mantenere inalterato il proprio brand, incarnato nello slogan “Ogni Rolex ha una storia da raccontare”. Rolex ha anche il merito di aver selezionato con cura i propri ambasciatori, personaggi di cui il pubblico ha una buona opinione, come il regista James Cameron, la sciatrice Lindsey Vonn, il cantante Michael Bublé e l’oceanografa di fama mondiale Sylvia Earle. “La reputazione di Rolex è allineata con i portavoce che diventano manifestazioni del marchio e ne rafforzano l’integrità”, ha spiegato Hahn-Griffiths.
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La celebre società di distribuzione di film e serie televisive online ha scalato la classifica, salendo dal ventiquattresimo al nono posto in un anno. “È vista come una ventata di aria fresca”, ha commentato Hahn-Griffith. Una delle cause della sua solida reputazione sarebbe la coraggiosa decisione di licenziare Kevin Spacey dal cast della serie House of cards, dopo che l’attore fu accusato di violenza sessuale. “Netflix ha preso questa iniziativa rischiando di perdere pubblico e entrate, e il pubblico l’ha premiata – ha affermato Hahn-Griffiths. – È un ottimo esempio di come gestire una crisi”.
L’azienda italiana che ha ottenuto il migliore piazzamento è Ferrero, la multinazionale italiana specializzata in prodotti dolciari, che troviamo al diciannovesimo posto della classifica. Ferrero è però la prima azienda in assoluto tra quelle del settore alimentare. Le altre quattro rappresentanti del nostro Paese sono Pirelli, Giorgio Armani, Barilla e Lavazza, rispettivamente al 23imo, 24imo, 31imo e 38imo posto.
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