
Condimento leggero e gentile, l’aceto di mele può diventare sinonimo di sostenibilità se prodotto attraverso una filiera corta e trasparente.
La prima dieta è antitumorale, la seconda, ricca di grassi, carne e formaggio, aumenta il rischio di sviluppare la malattia. E i risultati, di entrambe, si vedono già dopo sole due settimane.
Due settimane di dieta “sbagliata” alterano la flora intestinale al punto da aumentare il rischio di sviluppare il cancro al colon. Viceversa, due settimane di dieta “giusta” favoriscono lo sviluppo di batteri benefici, che riducono il rischio di sviluppare la malattia. A scoprirlo è stato un team di ricercatori dell’Università di Pittsburgh e dell’Imperial College di Londra, che ha proposto a quaranta persone di scambiarsi dieta per due settimane.
In pratica, i ricercatori hanno chiesto a venti afroamericani di Pittsburgh di abbandonare la loro dieta abituale ricca di grassi e carne per abbracciare una dieta tradizionale africana ricca di legumi e verdure. A venti contadini sudafricani della provincia di KwaZulu-Natal, hanno invece chiesto di passare ad una dieta occidentale stile fast food, molto più ricca di grassi e proteine animali e povera di fibre rispetto alla loro.
Alla fine del periodo di scambio, i ricercatori hanno effettuato test su tutti i volontari scoprendo che gli afro-americani passati alla dieta tradizionale africana mostravano, rispetto a prima, una riduzione dell’infiammazione del colon e un aumento della produzione di butirrato, un acido grasso che protegge dal cancro al colon. Al contrario, dopo due settimane, gli africani passati alla dieta occidentale presentavano batteri intestinali correlati all’aumento del rischio di cancro.
“Siamo rimasti sbalorditi dal livello del cambiamento. Pensavamo di trovare qualche modifica qua e là scambiando le diete, ma questa immagine speculare era totalmente inaspettata “, ha detto Stephen O’Keefe, autore dello studio pubblicato su Nature Communications. “I risultati suggeriscono che non è mai troppo tardi per passare ad una dieta in grado di ridurre il rischio di cancro al colon”, ha aggiunto.
Secondo gli scienziati, la certezza che lo scambio di dieta sfoci nella malattia per il gruppo africano e nell’assenza di malattia per il gruppo degli afro-americani, si può avere solo con il perdurare dello scambio. Ma Jeremy Nicholson, co-autore dello studio presso l’Imperial College, ha sottolineato che i cambiamenti rilevati nella flora batterica intestinale sono segni affidabili di rischio di cancro.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Condimento leggero e gentile, l’aceto di mele può diventare sinonimo di sostenibilità se prodotto attraverso una filiera corta e trasparente.
Golosa, vegetariana e profumata, la ricetta di questi spaghetti ti stupirà per la semplicità con cui sa conquistare anche i palati più esigenti.
Da tempo è in corso un tentativo di deregolamentare i nuovi ogm. Con l’esperto Gianni Tamino abbiamo parlato di rischi e soluzioni alternative.
Perfetto finger food per una cena estiva, la ricetta dei ravanelli farciti è fresca e sfiziosa e valorizza ingredienti spesso poco considerati.
La denuncia delle ong ambientaliste e del movimento biologico che chiedono nuovi strumenti per raggiungere il dimezzamento dei pesticidi.
Per onorare la natura, il giardino e l’orto ecco una ricetta facile, insolita e attenta allo spreco: la bruschetta di carasau condita con tre pesti gustosissimi.
Tra le misure introdotte, le multe per supermercati e ristoranti che saranno responsabili di spreco alimentare.
Uno studio cinese ha indagato l’effetto protettivo del consumo di uova sul cuore attraverso i metaboliti nel sangue, dimostrando cosa succede quando si mangia un uovo al giorno.
Tonde o schiacciate, saporite o delicate, le polpette ingolosiscono anche i palati più esigenti. E quelle vegetariane sono davvero sfiziose, da provare!