
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
La polizia venezuelana ha schiacciato e tritato quasi 2mila armi leggere tra fucili da caccia e pistole e lo ha fatto pubblicamente il 17 agosto in una piazza della capitale, Caracas. La singolare iniziativa – che ha già avuto luogo nel paese, la prima volta è stata nel 2013 – fa parte di una campagna per
La polizia venezuelana ha schiacciato e tritato quasi 2mila armi leggere tra fucili da caccia e pistole e lo ha fatto pubblicamente il 17 agosto in una piazza della capitale, Caracas. La singolare iniziativa – che ha già avuto luogo nel paese, la prima volta è stata nel 2013 – fa parte di una campagna per il controllo delle armi voluta dal nuovo ministro degli Interni di uno dei paesi più violenti del mondo. Nestor Reverol, ex capo del dipartimento antidroga, ha detto che l’evento ha rinnovato lo sforzo per il disarmo in Venezuela. Infatti, il programma prevedeva che le armi bruciate fossero quelle consegnate dalla popolazione: chi consegnava un’arma riceveva in cambio un elettrodomestico.
Reverol è stato promosso dal presidente Nicolas Maduro per questa sua iniziativa, proprio mentre gli Stati Uniti lo accusano di aver accettato tangenti dai trafficanti di cocaina. “Stiamo portando in giro il disarmo e la pace“, ha detto Reverol ai giornalisti, mentre gli agenti di polizia foravano e segavano fucili arrugginiti o schiacciavano nella pressa le pistole fatte in casa.
Il Venezuela ha il secondo tasso di omicidi più alto al mondo e le gang di strada che affliggono i suoi quartieri poveri sono diventate sempre più armate negli ultimi anni, soprattutto da quando la recessione economica ha ridotto le risorse disponibili alla polizia. Non è raro, infatti, che la polizia (quella più corrotta e corrompibile) venda le proprie armi alle bande criminali per fare qualche soldo. Davanti a un’inflazione del 185 per cento solo nell’anno 2015 e il conseguente collasso della valuta, gli stipendi della polizia sono crollati, creando così maggiori incentivi per la corruzione.
Il Venezuela ha inoltre acquistato una tecnologia laser per marcare le munizioni. Tra le intenzioni della campagna, infatti, c’è anche quella di mantenere un registro dei proiettili conferiti alle forze di polizia statali e municipali. Gli esperti sostengono infatti che la gran parte delle munizioni utilizzate nei crimini in Venezuela provenga proprio da quelli dati in dotazione alle forze dell’ordine.
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