![Disastro ambientale nelle Filippine per il naufragio di una petroliera](https://cdn.lifegate.it/QBlvR-Tk_3h2TfimNFfKOU9a-gI=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/gettyimages-1472120300-e1721986649699.jpg, https://cdn.lifegate.it/vev16Yif4memfevYVnlW-KXSFb8=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/gettyimages-1472120300-e1721986649699.jpg 2x)
La MT Terra Nova, che trasportava 1,4 tonnellate di carburante, è affondata nel mare delle Filippine causando uno sversamento lungo chilometri.
Un rapporto di Oxfam conferma: la ricchezza nel mondo è sempre più concentrata nelle mani di poche persone. La ong: “Inaccettabile e insostenibile”.
Le 42 persone più ricche del mondo possiedono un patrimonio pari a quello dei 3,7 miliardi di persone più povere. A fornire il dato, sconcertante, è l’associazione Oxfam in un rapporto pubblicato in occasione dell’apertura del World economic forum, il consesso delle élite internazionali che si tiene ogni anno a Davos, in Svizzera.
Lo studio della ong mostra come il divario tra ricchi e poveri nel mondo continui ad aumentare. E abbia raggiunto ormai squilibri insostenibili sia da un punto di vista etico che economico. Nel documento si sottolinea infatti che, nel corso del 2017, ogni due giorni una persona è diventata miliardaria. Mentre, nello stesso periodo, il 50 per cento più povero della popolazione mondiale non ha visto aumentare neppure di un centesimo la ricchezza a sua disposizione.
Billionaires in 2017 increased their wealth by $762bn, enough to end “global extreme poverty seven times over.” https://t.co/BGqONMasKY
— Al Jazeera English (@AJEnglish) January 22, 2018
Incrociando dati provenienti da numerose fonti (da Forbes a Credit Suisse, fino alla Banca Mondiale), i ricercatori di Oxfam hanno concluso che “l’82 per cento della ricchezza che è stata creata nel mondo negli ultimi dodici mesi è stata intascata dal centesimo più ricco della popolazione”. E sebbene sia vero che il numero di persone costrette a vivere in condizioni di povertà estrema sia stato dimezzato tra il 1990 e il 2010, “le disuguaglianze sono aumentate nello stesso periodo: 200 milioni di persone in più avrebbero potuto essere salvate dall’indigenza”, si legge nel rapporto.
Secondo Oxfam si tratta perciò di una situazione “inaccettabile e insostenibile”. Mark Goldring, direttore generale dell’organizzazione non governativa nel Regno Unito, ha spiegato che “la concentrazione estrema di ricchezza nelle mani di pochi non è un segno di prosperità economica, bensì del fallimento di un sistema che sfrutta milioni di lavoratori con paghe da fame per produrre i vestiti che indossiamo e il cibo che mangiamo”. Per questo Oxfam ha chiesto ai leader mondiali di “farla finita con la retorica sulla disuguaglianza” e di introdurre politiche concrete che puntino innanzitutto a combattere l’evasione fiscale e ad incrementare i salari dei lavoratori.
Breaking news! Last year the richest 1% gained huge amounts of wealth, while the poorest half of the world are no better off. This isn’t working. Please RT to #EvenItUp https://t.co/yVU4MFk5sT #wef18 #FightInequality pic.twitter.com/pXR2jFDXxZ — Oxfam International (@Oxfam) January 22, 2018
Per cercare di rendere ancor più comprensibile la situazione, l’associazione ha fornito alcuni esempi concreti. Si scopre così che all’amministratore delegato di uno dei cinque più importanti marchi mondiali del tessile bastano quattro giorni per intascare ciò che un operaio dello stesso settore, in Bangladesh, guadagna in una vita intera. Negli Stati Uniti, inoltre, i tre uomini più ricchi possiedono un patrimonio pari a quello della metà più povera della popolazione. Si tratta del fondatore di Microsoft Bill Gates, del numero uno di Amazon Jeff Bezos e dell’uomo d’affari Warren Buffet: da soli valgono come 160 milioni di americani.
“Ogni anno – ha affermato Winnie Byanyima , ugandese, direttrice di Oxfam International – mi reco a Davos per ripetere ai governi e ai grandi imprenditori che occorre agire contro le disuguaglianze estreme. Ormai tutti i dirigenti si dicono preoccupati dal problema, ma spesso ci si limita alle parole”. Tra i cambiamenti necessari per invertire la rotta, anche Byanyima cita un nuovo approccio dal punto di vista fiscale: “Occorre che gli esecutivi smettano di abbassare le tasse ai più ricchi”. Come invece disposto, ad esempio, dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel suo primo piano fiscale, con il quale si è deciso di favorire apertamente il centesimo più ricco della popolazione.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La MT Terra Nova, che trasportava 1,4 tonnellate di carburante, è affondata nel mare delle Filippine causando uno sversamento lungo chilometri.
La compagnia ferroviaria nazionale Sncf denuncia attacchi alle linee ferroviarie in tutto il Paese, disagi per 800mila viaggiatori.
Dopo la scelta di Joe Biden di passare il testimone a Kamala Harris, si apre un nuovo capitolo della storia degli Stati Uniti d’America. Da scrivere in soli 100 giorni.
57 cittadini del Bangladesh hanno protestato contro il loro governo negli Emirati Arabi Uniti. Un tribunale li ha condannati al carcere.
Kamala Harris potrebbe raccogliere le redini di Joe Biden per le elezioni Usa 2024. Chi è e quali sono le sue idee su clima e diritti?
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che rinuncia alla corsa presidenziale, e dà il suo pieno appoggio a Kamala Harris come candidata.
La pronuncia contro Israele non è vincolante ma avrà profondo impatto sull’opinione pubblica. Gli insediamenti toccheranno un nuovo record nel 2024.
L’Unrwa torna a essere finanziata da Londra dopo mesi. Mentre la Corte internazionale di giustizia ha ribadito l’illegalità dell’occupazione dei Territori palestinesi.
Il reporter del Wall Street Journal è accusato di spionaggio. Stava lavorando a un reportage nella regione di Sverdlovsk. È il primo giornalista statunitense arrestato in Russia dai tempi della Guerra fredda.