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E-Gap, ora l’auto elettrica puoi ricaricarla dove vuoi
Il servizio di ricarica on demand, prenotabile tramite app e web, prenderà il via a Milano entro la fine dell’anno e sarà esteso nel 2019 ad altre 9 città europee.
È l’incubo di tutti coloro che salgono per la prima volta su un’auto elettrica: e se all’improvviso si scarica la batteria? Non a caso, l’autonomia limitata e la scarso sviluppo di una rete efficiente di colonnine di ricarica sono i principali problemi che frenano il mercato italiano in questo settore; con circa 10mila veicoli circolanti siamo lontani anni luce dalla maggior parte dei paesi europei, eppure lo scorso luglio le vendite sono cresciute del 340 per cento rispetto al mese precedente.
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E-Gap, i primi dieci mezzi in strada entro l’anno
Qualcosa insomma si muove, e da Milano partirà un progetto innovativo che potrebbe fornire un’importante accelerata al comparto: il primo operatore in Europa di ricarica rapida on demand, e soprattutto mobile. Si chiama E-Gap ed esattamente come accade per la spesa o la pizza, ti porta a casa o in ufficio quello che ti occorre: l’energia elettrica, in questo caso. Un servizio d’emergenza per chi ha fatto male i conti e si ritrova in panne in mezzo a una strada o un pieno per chi, alla fine della giornata di lavoro, ha programmato una gita fuori porta.
I primi dieci van messi a punto dall’azienda italiana, veri e propri centri di ricarica mobile veloce (30 minuti circa), inizieranno entro l’anno a girare in alcune zone di Milano: si partirà da quelle – come il centro città e gli aeroporti – più frequentate dai possessori di auto elettriche. Nel 2019 E-Gap farà invece il suo debutto in altre 9 metropoli, selezionate in base all’elevato tasso di crescita di veicoli elettrici: Parigi, Roma, Berlino, Londra, Stoccarda, Madrid, Amsterdam, Utrecht e Mosca.
I tempi e i costi della ricarica
La ricarica rapida si prenoterà via app o via web e sarà da 25 o 50 kW a seconda del veicolo; il servizio garantirà l’assistenza entro 90 minuti (ma i tempi si assottiglieranno man mano che la rete entrerà a regime) e il rifornimento costerà tra il 30 e il 50 per cento in più del tradizionale servizio da colonnina; gli ideatori di E-Gap hanno pensato persino alla mezz’ora di attesa per fare il pieno, mettendo a disposizione dei clienti un monopattino – elettrico, ovviamente.
Sarà possibile controllare da remoto il livello di carica per consentire al van di intervenire al momento giusto laddove si trova la vettura, e prenotare il servizio a domicilio in assenza del proprietario: sui mezzi che non consentono di aprire lo sportello di ricarica se la chiusura centralizzata è attiva, basterà installare una green box così come già avviene sulle auto da car sharing. E non mancheranno servizi aggiuntivi come il gonfiaggio delle gomme, la sostituzione dei tergicristalli e il lavaggio.
I costi e la mission
Il progetto E-Gap ha preso il via due anni fa e ha raccolto finora 5 milioni dai 3 fondatori e da investitori che si sono appassionati all’idea; in vista della “campagna europea” del 2019 è invece in programma un coinvolgimento di investitori istituzionali e partner industriali fino a 60 milioni di euro. “Per realizzare questo progetto dalla portata internazionale ci siamo calati nella fase di cambiamento, tecnologico, culturale e sociale in cui viviamo oggi e abbiamo immaginato come vivremo domani”, ha spiegato il fondatore e presidente Eugenio de Blasio. “Non vogliamo sostituire l’infrastruttura esistente, ma integrarla con un servizio mobile di assistenza: l’obiettivo è rivoluzionare le abitudini degli utenti, che di solito vanno dal benzinaio a fare il pieno, portandogli il rifornimento sotto casa, in ufficio o dove vogliono loro, liberandogli tempo prezioso”.
Un’innovativa ricarica del mezzo a chiamata, dunque, ma non solo: “Il nostro vuole essere un servizio alla persona e al cittadino di ampio respiro, in grado di integrare una serie di servizi che faranno vivere meglio le persone e semplificheranno loro la vita, venendo incontro alle loro esigenze”. Le proiezioni di mercato sono d’altronde incoraggianti: grazie al miglioramento tecnologico, al calo dei prezzi e allo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica, entro il 2030 l’Italia conterà tra i 2 e i 5 milioni di veicoli elettrici. Una vera e propria rivoluzione “verde” nella quale E-Gap potrebbe giocare un ruolo da protagonista.
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