Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
L’amore per la terra e la lotta al consumo di suolo nei festival d’autunno di Legambiente
La terra è un bene comune che dispensa benessere alla collettività, produce cibo e lavoro, mantiene identità, assicura biodiversità per ogni forma di vita. È questo il filo conduttore che lega i tanti festival di Legambiente in autunno, lungo tutta la penisola. Saranno organizzati incontri d’autore e musicali, laboratori didattici e dibattiti sulla forza dei territori, sulla
La terra è un bene comune che dispensa benessere alla collettività, produce cibo e lavoro, mantiene identità, assicura biodiversità per ogni forma di vita. È questo il filo conduttore che lega i tanti festival di Legambiente in autunno, lungo tutta la penisola. Saranno organizzati incontri d’autore e musicali, laboratori didattici e dibattiti sulla forza dei territori, sulla lotta al consumo di suolo e l’amore per la terra, la cultura e il cibo, sul rapporto con il mar Mediterraneo e l’importanza di una nuova agricoltura, sempre più sostenibile e di qualità. Siamo convinti che un’agricoltura di questo tipo, accompagnata da una tutela, valorizzazione e gestione sostenibile del territorio, possa avere un ruolo chiave nella lotta al consumo di suolo, nella mitigazione delle conseguenze del riscaldamento globale e nel rilancio dell’economia e dell’occupazione.
L’Italia oltre la crisi
Un pensiero condiviso anche da molti territori italiani dai quali arrivano tante storie ed esperienze di chi crede in un futuro sostenibile, fatto di amore e rispetto per la terra. Nonostante la grave crisi economica degli ultimi anni che ha colpito il Paese ampliando le differenze e le diseguaglianze territoriali e sociali, c’è da dire che c’è un’altra Italia capace di andare oltre la crisi, di riscoprirsi, più sensibile ai temi ambientali, che scommette su nuovi stili di vita e di consumo e ha voglia di guardare e tornare anche alla terra. Ci sono comuni e comunità virtuose che hanno “bloccato” il consumo di suolo, valorizzato un’area protetta, avviato esperienze di rigenerazione umana o di custodia del territorio, dichiarato ogm free i loro territori, valorizzato le reti e le produzioni agroalimentari di qualità, favorito pratiche sociali e ambientali. Ci sono poi imprese che hanno investito nell’innovazione e aperto strade ambientalmente e socialmente sostenibili.
Il Festival della Terra
È questo il Paese che ci piace, capace, quando vuole, di rispettare, valorizzare e tutelare il proprio territorio. Perché parlare di territorio significa parlare di gestione sostenibile, di agricoltura di qualità che rispetti i processi naturali e la biodiversità, di alimentazione, di progetti che valorizzino il recupero di terreni incolti o abbandonati (come ad esempio quello della banca della terra, che in Toscana ha portato ottimi risultati). Come al Festival della Terra che si tiene a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, il 16 e il 17 settembre e che si apre con un forum nazionale sul consumo di suolo, anche in vista del lancio della grande petizione popolare europea People4Soil. Una campagna che vede impegnate, insieme a Legambiente, tante altre associazioni per chiedere regole efficaci contro il consumo di suolo, condivise dall’Europa. Siamo convinti che per frenare il consumo di suolo servano norme e regole efficaci, azioni e strategie concrete non più rimandabili e che mettano al centro la rigenerazione urbana e il suolo inteso come bene comune e preziosa risorsa da tutelare.
Festambiente
Di terra, alimentazione e rigenerazione urbana si parla anche a Festambiente Mediterraneo 2016 in programma ai Cantieri culturali alla Zisa a Palermo dal 16 al 18 settembre, per riflettere anche sulla condivisione di un modello che leghi le agricolture del mediterraneo. E ancora appuntamento con Festambiente Terra Felix al Casale Teverolaccio, a Succivo, in provincia di Caserta, dal 22 al 25 settembre.
Sempre in Campania a metà novembre (la data è in fase di definizione) ci sarà Festambiente agricoltura, il festival dedicato alla Piana del Sele: una festa itinerante tra Battipaglia, Eboli e Pontecagnano, organizzata dai rispettivi circoli di Legambiente e dedicata sempre alla terra, al cibo e a un’agricoltura sostenibile e di qualità. Ma c’è anche spazio per parlare di agromafia e caporalato, oltre alle tante esperienze positive di Terra Felix. Proprio dalla Campania, per troppi anni sfregiata dalle ecomafie e dal traffico illecito dei rifiuti, arriva una bella lezione di riscatto e di legalità grazie anche all’esperienza e al successo degli orti urbani. Proprio a Pontecagnano ed Eboli, in provincia di Salerno, e Succivo, in provincia di Caserta, in dieci anni Legambiente ha già sperimentato e attivato oltre 100 orti che hanno permesso di riconvertire alla coltivazione bio di frutta e verdura aree prima dismesse o abbandonate.
È questa la strada del cambiamento in cui crediamo e che racconteremo in giro per l’Italia con i festival di Legambiente. Un cambiamento fatto di rispetto per il territorio, agricoltura di qualità, rigenerazione urbana e spazi urbani in chiave sostenibile, in grado di fermare l’inarrestabile consumo di suolo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Il territorio dell’Alta Murgia in Puglia è il dodicesimo geoparco proclamato dall’Unesco in Italia.