Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Ford: con l’Explorer vogliamo sfidare i pregiudizi sull’autonomia dell’elettrico
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Se il nome Explorer vi suonasse famigliare avreste ragione, è stato a lungo un modello iconico di Ford, disponibile per un periodo anche in una versione ibrida plug-in della quale vi avevamo parlato. Ma no, non si tratta dello stesso modello. Ma di un modello che da quel nome, che ha molto a che vedere con la scoperta, eredita lo spirito, il “format” (nel senso che è sempre un suv ma di dimensioni decisamente più compatte).
Ma soprattutto il nuovo Explorer è completamente elettrico, costruito in Europa (a Colonia, in uno storico stabilimento Ford del 1930 trasformato in un impianto di produzione di veicoli elettrici, e non negli Usa come l’omonimo modello, che resta disponibile in altri mercati ma non in Italia) e pensato per l’Europa. Insomma, un caso voluto di omonimia quello di Explorer, in realtà due veicoli agli antipodi, come vedremo a breve.
Dopo l’addio a Fiesta e Focus, Explorer inaugura una nuova generazione di elettriche
Un modello che è anche il simbolo di un nuovo corso per Ford che, se da un canto dice addio a modelli compatti di successo come Fiesta e Focus (oggi ritenute a “bassa redditività” ma che forse in molti avrebbero apprezzato in versione elettrica…), dall’altro ha dichiarato di voler raggiungere la neutralità carbonica in tutta la propria impronta produttiva europea, includendo impianti, logistica e fornitori diretti, entro il 2035.
Visualizza questo post su Instagram
Explorer è il primo suv elettrico Ford progettato e prodotto in Europa, “apripista di una nuova generazione di modelli a zero emissioni della casa americana”, come sottolinea una nota. Già, perché di suv elettrici Ford ne aveva già uno, la Mustang Mach-E, che però appartiene a una precedente generazione (in questo caso la piattaforma è la stessa che Volkswagen impiega per l’elettrica ID.3), sia in termini di efficienza, sia di posizionamento di prezzo. Explorer è un suv sì, ma compatto (è lungo 4 metri e 46, alto 1 metro e 63 per circa 2mila chili di peso), con 5 comodi posti e soprattutto 600 chilometri di autonomia elettrica e con versioni a 2 o 4 ruote motrici.
Un giro del mondo per sfidare le fake news sull’autonomia
“Sappiamo che la transizione elettrica richiede tempo, è un processo graduale e progressivo”, ha spiegato Fabrizio Faltoni, amministratore delegato di Ford Italia, per questo “con Explorer abbiamo provato a sfidare alcuni dei pregiudizi verso l’elettrico, ovvero quello dell’autonomia che spesso viene percepita come ridotta o vincolante, realizzando un test drive che ha visto Explorer completare il giro del mondo in elettrico”. In effetti, l’autonomia è uno degli aspetti più convincenti dell’Explorer, come vedremo a breve.
Lo spazio (per 5), la praticità, e quello schermo touch che nasconde una sorpresa…
La prima impressione saliti a bordo è lo spazio, notevole, per 5 (grazie al pavimento piatto anche dietro il terzo passeggero viaggia comodamente) e con un bagagliaio ampio a doppio fondo e regolare nella forma. Ampio il tetto panoramico privo di tendine oscuranti ma capace di filtrare la luce e il calore. Ormai irrinunciabile il grande schermo touch da cui comandare (non sempre in modo intuitivo…) tutte le funzioni dell’auto, quasi 15 pollici di schermo inclinabile che ricorda alcuni modelli Tesla ma che qui nasconde un vano portaoggetti; non sarebbe una novità se lo schermo facesse di fatto da chiusura sottochiave a un vano dove riporre oggetti da nascondere alla in vista. Comodi e ampi i numerosi portaoggetti, nella media la qualità delle plastiche.
Volante e sedili sono riscaldabili, i secondi (solo quelli anteriori) massaggiano anche la schiena, un toccasana nei lunghi viaggi. Chi ama ascoltare la musica (e su un’auto elettrica è ancora più piacevole per la migliore insonorizzazione, almeno fino a velocità medie), apprezzerà la possibilità di avere un sistema audio B&O con 10 diffusori. Ideale la posizione di guida, rialzata per una migliore visibilità sulla strada, e utilissime le telecamere a 360 gradi e i sensori per le manovre, specie posteriormente, dove invece la visibilità è scarsa.
La versione più efficiente offre fino a 600 chilometri di autonomia (dichiarata)
Ford Explorer è disponibile nelle versioni a trazione posteriore (RWD) con singolo motore elettrico o a trazione integrale (AWD) con doppio motore. Entrambe utilizzano batterie agli ioni di litio e nickel, manganese e cobalto con capacità da 52, 77 o 79 kWh a seconda delle versioni. Nel dettaglio le versioni disponibili partono dalla “base” Standard range con potenza di 125 kW/170 cavalli, Extended range RWD 150 kW/204 cavalli e 544 chilometri di autonomia elettrica nell’uso misto, passando alla 210 kW/286 cavalli RWD con 602 chilometri di autonomia, per arrivare alla versione con trazione integrale Extended range 250 kW/340 cavalli AWD e 566 chilometri di autonomia elettrica (sempre dichiarata, a breve vedremo come cambia il dato reale).
Ford Explorer: tempi di ricarica e listini
Raggio di sterzata ridotto (9,7 metri per la versione a 2 ruote motrici), molto confortevole, con le diverse modalità di guida selezionabili solo dal grande schermo al posto del comando fisico (pulsante o leva) presente su altri modelli elettrici. Poi ci sono i comandi vocali, o la “messa in moto” semplicemente premendo il pedale del freno (e tenendo le chiavi in tasca) che semplificano la vita nel quotidiano.
Aggiungeteci una ricarica rapida che nelle migliori condizioni permette in poco più di 25 minuti di passare dal 10 all’80 per cento della ricarica. Quanto all’autonomia elettrica, considerate una media fra 480 e 510 chilometri “reali”, con le versioni a sole 2 ruote motrici che ottengono i migliori risultati. Chiudiamo con i prezzi che per Ford Explorer partono da 41.500 euro.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
L’avevamo già incontrata per un primo test drive. Nel frattempo, è entrata nei Guinness dei primati. Così, (ri)eccoci al volante dell’elettrica Mustang Mach-E. Che vi raccontiamo nella nostra video prova.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.
Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.
Si è chiusa con oltre 500mila visitatori l’edizione 2024 del Salone auto Torino. Cosa abbiamo visto, cosa abbiamo sentito (da Salvini) e l’epilogo sull’incidente. L’appuntamento al prossimo anno, dal 12 al 14 settembre 2025.
Il calo nella domanda dell’elettrico è stato determinante. Tre anni fa Volvo era stata tra le prime case automobilistiche ad annunciare l’abbandono ai motori termici.
Quale futuro per l’auto elettrica dopo le elezioni europee? Mentre cresce l’attesa nei confronti delle future scelte politiche, 10 soluzioni per una mobilità competitiva e decarbonizzata.