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Fragile festival torna a Parma dal 10 al 12 ottobre: tre giorni di incontri, musica, cibo e pratiche sostenibili per coltivare cura e consapevolezza.
Dal 10 al 12 ottobre, Parma ospita la seconda edizione di Fragile festival: tre giorni di talk, concerti, show cooking, yoga, clean‑up urbano, degustazioni, mostre e pratiche sostenibili pensate per attivare la cittadinanza e generare cura. Un festival diffuso, accessibile e partecipativo, che fa della fragilità una chiave di lettura per leggere la complessità del nostro tempo – e una leva per immaginare soluzioni condivise.
La nuova edizione è stata presentata il 18 settembre nello spazio Colonne28 a Parma, alla presenza del sindaco di Parma Michele Guerra, Lucia Bonanni, curatrice e co-fondatrice di Colonne28, dell’ad di Santeria – realtà organizzatrice del festival – Andrea Pontiroli e Camilla Mineo, fondatrice del collettivo Scintille book club.
“Tutte le cose belle sono fragili e come tali dobbiamo prendercene cura”, ha detto il sindaco Michele Guerra in apertura. Fragile nasce da questa consapevolezza: fragilità e bellezza sono strettamente connesse. Ciò che rischia di rompersi può diventare un inizio, se accompagnato da ascolto, visione e spirito di comunità. Il festival si fonda proprio su questa idea di cura condivisa: non soluzioni preconfezionate, ma processi in continua evoluzione, co-progettati con le persone e con la città. Un work in progress che si nutre di relazioni, domande aperte e strumenti pratici, pensati per attivare chi partecipa, e non solo per intrattenere.
La fragilità è il valore di questo festival, insieme alla capacità di guardare la sostenibilità a trecentosessanta gradi, includendo temi culturali, sociali, artistici, ambientali.
“Fragile festival attiva la città e la città risponde, portando questi temi nella quotidianità”, ha aggiunto il sindaco. Un’attivazione resa possibile da una rete di partner locali – aziende, associazioni, realtà culturali – che collaborano in modo sinergico.
Come ha spiegato Andrea Pontiroli, Fragile non è un evento “chiuso” in una location, ma un percorso urbano che attraversa sei luoghi centrali di Parma – Colonne28, Casa della musica, Italia veloce, Sala show cooking, Borgo delle Colonne e Borgo del Gallo – tutti raggiungibili a piedi o in bicicletta in pochi minuti. La sostenibilità si traduce così in accessibilità, prossimità e impatto sociale.
Un modello che funziona proprio perché radicato nel territorio: “Un festival non calato dall’alto, ma che si distribuisce nella città e che cerca di attivare la cittadinanza cercando di avere un continuo confronto”.
E da quest’anno c’è un nuovo elemento che valorizza il territorio: il nuovo format di degustazioni quotidiane a Borgo Goldoni, pensate per coinvolgere il pubblico e raccontare, attraverso il cibo, la biodiversità e l’innovazione. Dai salumi e vini selezionati, al miele e alle tisane, fino alle proteine del futuro: un’esperienza collettiva per valorizzare le filiere locali e riflettere sui cambiamenti nell’alimentazione.
Anche quest’anno, LifeGate porta a Fragile una serie di appuntamenti nello spazio di Colonne28, per approfondire i legami tra sostenibilità, cultura e giustizia sociale.
Venerdì 10 ottobre alle 17:30, Silvia Stella Osella e Caterina Grieco dialogano con Ilaria Chiavacci, giornalista LifeGate, nel talk “Comprare sostenibile, slow fashion e fashion dumping”. Un confronto aperto su come i nostri acquisti influenzano il pianeta e le persone, tra abitudini da cambiare e soluzioni possibili.
A seguire, alle 19:00, Vasco Brondi e Nur Al Habash, moderatrice per LifeGate, ci condurranno in “Vivere in connessione: canzoni, pianeta, persone”: un dialogo intimo che intreccia musica e pensiero per riflettere sul legame tra noi, il pianeta e le comunità. A chiudere, un mini live acustico per trasformare la riflessione in emozione condivisa.
Sabato 11 ottobre alle 18:30, Martina Benedetti, infermiera di terapia intensiva, parlerà con Luigi Mastrodonato di LifeGate nel talk “Sanità italiana: immaginare il futuro”. Un confronto che parte dall’esperienza quotidiana di chi vive la sanità in prima linea, per immaginare cure più giuste, accessibili e vicine alle persone.
Infine, domenica 12 ottobre alle 18:00, Andrea Batilla e Giuliana Matarrese, affrontano il tema “Oltre il claim: raccontare la sostenibilità nella moda” insieme a Ilaria Chiavacci. Un’analisi sul ruolo dei media e dell’immaginario collettivo nella costruzione di una narrazione autentica della sostenibilità nel fashion system.
Ad aprire il festival, il 9 ottobre, sarà l’inaugurazione della mostra fotografica di Armin Linke a Colonne28: uno sguardo fotografico sui cambiamenti ambientali, le tecnologie e i paradossi della contemporaneità. “Con la sua arte, Linke riesce a creare la consapevolezza che è necessaria sui cambiamenti che ci sono in atto”, ha spiegato Lucia Bonanni.
Tra i talk da non perdere del festival, l’incontro con Marco Spinelli, subacqueo e regista, che presenterà il documentario Shark Player, sul ruolo degli squali nella salute degli oceani. Con Alessandro Tommasi si parlerà del ruolo delle imprese come attori di cambiamento positivo e con l’agronomo Antonio Pascale di agricoltura.
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Anche i libri diventano strumenti di cambiamento, grazie al ciclo di talk curato dal collettivo Scintille book club. “Siamo stati chiamati a selezionare dei libri che possano dare un messaggio al pianeta. Mentre l’anno scorso abbiamo parlato di moda ed editoria sostenibile, quest’anno diamo spazio alla sfera più intima dell’essere umano”, ha raccontato Camilla Mineo, fondatrice del collettivo. Quattro gli ospiti coinvolti: Matteo Saudino, per riflettere sul presente attraverso la filosofia; Giulia Blasi, con una visione della felicità come atto politico; Carlotta Sisti, per esplorare il lato oscuro dei social; e Luca Sommi, con una riflessione sul nostro rapporto con gli animali.
Oltre ai talk, anche esperienze attive e immersive: il clean-up urbano partecipato, la biciclettata lungo gli argini dei torrenti Parma e Baganza con Roberta Bovaia de i Dintorni e le sessioni di yoga mattutino con Cristina Bosi.
Infine, la musica: grande filo rosso dell’edizione 2025. Oltre a Vasco Brondi, in line-up Ginevra, Coca Puma, Faccianuvola, Daria Huber, Anna Carol e Bais, e ospiti internazionali come Jiny Metro, Galine e Martim Seabra. “Concerti pensati per generare occasioni di incontri e attrarre il pubblico più giovane, il vero protagonista del festival”, come sottolineato da Pontiroli.
Ogni incontro nasce da una progettazione condivisa con i partner editoriali del festival, che partecipano attivamente alla costruzione del programma, dalla scelta degli ospiti alla moderazione degli incontri.
Proprio per portare avanti il dialogo anche oltre la tre giorni, tutti gli appuntamenti verranno registrati e pubblicati su Fragile podcast, che torna dopo il successo della prima edizione con oltre ventimila ascolti. Un’estensione del festival nello spazio e nel tempo, pensata per continuare a far crescere riflessioni e connessioni anche a distanza.
Fragile festival è più di un evento: è una chiamata collettiva alla responsabilità, che mette in rete istituzioni, aziende, associazioni, artisti, cittadine e cittadini. È un invito ad allenare lo sguardo, a prendersi cura, a riscoprire la bellezza nascosta nella fragilità. Perché ciò che è fragile è ciò che più merita attenzione, ascolto e futuro.
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