Centinaia di studenti sono stati arrestati per le proteste universitarie contro Israele. E nel parlamento c’è chi invoca l’esercito.
Francia, il parlamento chiede di installare videocamere nei macelli
Rese note le conclusioni della commissione parlamentare d’inchiesta sui macelli francesi. Proprio mentre viene pubblicato un nuovo video-scandalo.
Attenzione: le immagini contenute nel video possono urtare la tua sensibilità
Occorre “finirla con l’omertà” che avvolge i macelli francesi. A chiederlo è la commissione parlamentare d’inchiesta istituita in Francia per indagare sulle condizioni degli animali, che ha pubblicato il 20 settembre un rapporto di 255 pagine. Nel documento vengono avanzare 65 proposte per migliorare una situazione che dopo i ripetuti scandali denunciati negli anni scorsi ha suscitato una forte ondata di proteste nel paese.
Tra le misure proposte dalla commissione c’è la richiesta di rendere obbligatoria l’installazione di telecamere all’interno di tutti i macelli presenti sul territorio transalpino. Un’idea che ha ricevuto una parziale approvazione da parte del ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll, che si è detto immediatamente favorevole ad un periodo di sperimentazione, a condizione però di “rispettare anche i lavoratori” e dunque evitando che la sorveglianza si trasformi in una forma di controllo su di loro.
Pubblicato un nuovo video di maltrattamenti
Si tratta in ogni caso di una vittoria degli animalisti, arrivata soprattutto grazie all’impegno dell’associazione L214, che ha pubblicato una serie di video atroci di maltrattamenti ai danni delle bestie presenti in alcuni stabilimenti. Ieri la stessa organizzazione ha svelato una nuova inchiesta su un macello nella regione Nouvelle-Aquitaine, nel sud-ovest della Francia. In questo caso nelle immagini divulgate si notano pecore ancora vive e coscienti, che si dimenano appese a testa in giù.
https://www.youtube.com/watch?v=70wwjEZ0VX8
I 30 deputati che compongono la commissione d’inchiesta hanno d’altra parte ammesso “un’insufficienza di controlli e di trasparenza”, nonché “numerose disfunzioni alle quali è indispensabile rimediare”. Secondo i parlamentari, in particolare, occorre indagare su tutti i 941 macelli francesi, “con il massimo rigore e la massima obiettività possibili”. Un lavoro che è stato già lanciato nello scorso mese di aprile dal governo attraverso una campagna di ispezione su 263 siti.
“Occorre un Consiglio nazionale etico dei macelli”
Il rapporto raccomanda inoltre la presenza obbligatoria in tutti gli stabilimenti con più di 50 dipendenti di un veterinario. Occorre, hanno spiegato i deputati, “porre fine all’impressione di quasi-impunità che suscitano determinati operatori”. La commissione, infine, chiede di investire nella modernizzazione delle strutture, nella formazione dei lavoratori e propone di “creare un Consiglio nazionale etico dei macelli”.
“L’esistenza di questa commissione d’inchiesta – ha commentato Brigitte Gothière, portavoce di L214 – è positiva, perché ha fatto sì che la politica si sia interessata alla questione degli animali. Tuttavia, avremmo voluto che la riflessione arrivasse anche al perché si uccidono questi esseri viventi. Su questo, invece, il parlamento si è auto-censurato sin dall’inizio. In Francia vengono abbattuti tre milioni di animali al giorno. Occorre parlare di queste cifre colossali”.
Immagine di apertura: ©Jacques Demarthon/Afp/Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza contro i tagli all’università voluti da Milei, che in campagna elettorale ha promesso di tagliare i bilanci con la motosega.
Dopo le accuse di molestie da parte delle sue calciatrici e le minacce ricevute, si è dimesso l’allenatore del Santos Femminile Kleiton Lima
La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar.
A distanza di vent’anni, inizia la causa civile contro la società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib.