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Una nuova indagine rivela crudeltà, frodi e maltrattamenti in un allevamento di galline per la vendita di uova in provincia di Venezia.
Un investigatore dell’associazione ha lavorato sotto copertura per quattro mesi, documentando la macellazione clandestina senza stordimento di centinaia di galline, reiterati comportamenti violenti nei confronti degli animali, maltrattamenti e frodi, come la commercializzazione di uova prodotte da galline in gabbie vendute come uova a terra.
Durante l’indagine, l’associazione ha allertato i nuclei dell’Ispettorato del lavoro riguardo alla mancanza di contratto di lavoro per molti lavoratori e il mancato rispetto dei protocolli di sicurezza. Queste violazioni sono state riscontrate dai carabinieri durante un blitz nell’allevamento, avvenuto anche con l’ausilio di un elicottero. L’allevatore è stato sanzionato per oltre 50mila euro.
Nella fattispecie, le immagini raccolte mostrano la macellazione di centinaia di galline all’esterno dell’allevamento da parte di alcuni acquirenti che, oltre a non rispettare le norme igieniche, non stordiscono prima gli animali, che rimangono coscienti e soffrono per lunghi minuti. La legge prevede invece che gli animali vengano storditi e che la macellazione avvenga in strutture autorizzate e da personale qualificato. Anche l’abbattimento di emergenza degli individui malati non avviene in maniera efficace, perciò gli animali soffrono inutilmente. Le operazioni di carico verso il macello sono sconcertanti: gli operatori usano un bastone per buttare a terra e radunare le galline, poi le afferrano per le zampe e le gettano nelle gabbie, schiacciandole con le scarpe.
Un altro reato in corso di accertamento è quello di frode in commercio: l’allevamento venderebbe infatti uova di galline in gabbia spacciandole per uova di galline allevate a terra. “Vende più uova a terra che in gabbia, però produce più uova in gabbia che a terra”,
afferma uno dei lavoratori. “Loro devono controllare tutto però mancano i controlli, loro fanno quello che vogliono per fregare la gente”, aggiunge un altro.
In un altro caso il proprietario avrebbe potenzialmente falsificato alcune fatture per coprire una partita di uova contaminata da un medicinale in concentrazioni superiori al limite consentito per legge.
Grazie all’indagine di Essere Animali quattro persone sono ora indagate per i reati di macellazione clandestina, maltrattamento animale, frode in commercio e falso materiale. Scopri di più sull’indagine e firma la petizione per fermare queste crudeltà.
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