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Un’intera strada alimentata a energia solare: succede a Peachtree Corners, pittoresca cittadina della Georgia, che l’ha definita “la prima strada solare degli Stati Uniti”
Via libera alla prima strada solare degli Stati Uniti. L’iniziativa è dell’amministrazione di Peachtree Corners, nell’area metropolitana di Atlanta: obiettivo, espandere le aree di applicazione dei pannelli per alimentare altre infrastrutture. Nella cittadina americana, che si trova nella contea di Gwinnett, l’amministrazione locale ha installato i pannelli solari nella strada del suo distretto tecnologico e del Curiosity Lab, che funge anche da corsia di prova per le auto a guida autonoma. I pannelli sono stati forniti dalla Colas group, azienda francese che aveva spiegato, in precedenza, che la tipologia Wattway può essere applicata direttamente sulla superficie stradale, senza fare ulteriori opere di adeguamento, con livelli di aderenza paragonabili alla pavimentazione classica.
#ICYMI: Last week The Ray and @CuriosityLabPTC launched the nation’s FIRST solar road on a public street! @wsbtv ‘s @SteveGWSB highlights our partnership to continue driving sustainable innovation on our roadways. #DriveTheFuturehttps://t.co/K29teeEPDo
— The Ray (@TheRayHighway) December 16, 2020
Una strada solare i cui pannelli potranno produrre oltre 1.300 kWh di elettricità l’anno, energia che verrà utilizzata per le stazioni di ricarica per auto elettriche di livello 2 installate davanti al municipio: un circolo virtuoso che consentirà ai proprietari di auto elettriche di ricaricare gratuitamente in orario notturno. Al progetto collabora anche The Ray, un’associazione che dispone di circa 30 chilometri della Interstate 85 della Georgia per testare nuove tecnologie in materia di sicurezza e riduzione delle emissioni, e che ha già testato i pannelli per installarli su una porzione di autostrada.
“Questa nuova forma di energia rinnovabile al 100 per cento green inizierà con la fornitura di energia a una stazione di ricarica per veicoli elettrici – ha spiegato Brandon Branham, Assistant city manager di Peachtree Corners – ma l’iniziativa si inserisce in una visione più ampia, quella di iniziare ad alimentare più infrastrutture in tutta la città, off-grid. Non vediamo l’ora di installare più pannelli, includendo marciapiedi, piste ciclabili e molte altre superfici”.
“La nostra organizzazione, con l’aiuto di vari partner, si impegna a far avanzare il futuro delle infrastrutture di trasporto in tutto il mondo – ha aggiunto Harrier Anderson Langfrod, fondatrice e presidente di The Ray – Abbiamo avuto molto successo usando sia le statali sia le interstatali inutilizzate per generare enormi quantità di elettricità per i veicoli elettrici. Applicare questa tecnologia a un ambiente come Peachtree Corners ci aiuta a dimostrare ulteriormente la sua efficacia, spingendoci verso l’implementazione su scala più ampia”.
Non è la prima volta che si parla di pannelli solari stradali, con applicazioni differenti. Da un lato sono infatti diventate consuetudine strade o infrastrutture che si autoalimentano proprio grazie a pannelli solari: un esempio è quello rappresentato dal ponte San Giorgio di Genova, nato sulle macerie del ponte Morandi. Sul tracciato del nuovo ponte progettato da Renzo Piano sono stati infatti installati pannelli solari che alimentano sia l’illuminazione sia i robot che si occupano di pulire i pannelli stessi e che monitorano le condizioni del ponte scorrendo sui binari posti sotto l’impalcato.
L’altra applicazione dei pannelli solari su strada è, appunto, quella delle strade solari, porzioni di strada più o meno ampie che vengono ricoperti di pannelli per recuperare energia. E in questo campo, decisamente più complesso, i risultati non si sono rivelati sempre quelli sperati. Basti pensare all’esperimento francese del 2016: circa 2.800 metri quadrati di pannelli fotovoltaici erano stati installati su un chilometro della provinciale che conduce alla cittadina di Tourouvre-au-Perche, nell’Orne. Ribattezzata Wattway, avrebbe dovuto allungarsi per 1.000 chilometri, ma la manutenzione si è rivelata troppo costosa e, complici le condizioni meteo e il passaggio di mezzi pesanti, i pannelli si sono usurati.
L’esperimento “solar road” ha avuto invece successo in Cina, dove nel 2018 è stata inaugurata la prima autostrada solare nella provincia di Shandong, nei pressi della capitale Jinan. Il Qilu Transportation development group ha ripavimentato con pannelli solari un primo chilometro della superstrada che circonda la città, per un totale di 5.875 metri quadrati in grado di produrre 1 milione di kWh l’anno: il fabbisogno energetico sufficiente per 800 famiglie cinesi.
La vera pioniera, in questo senso, è stata però l’Olanda, che già nel 2015 aveva installato sull’autostrada A2, nei pressi di Den Bosch, una particolare tipologia di barriere antirumore con fotovoltaico a concentrazione, in grado di produrre energia.
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