Difficili da estrarre e isolare dagli altri elementi, le terre rare si trovano anche negli smartphone. Risorse spesso dimenticate che è invece importante valorizzare. E riciclare.
Hai un terrazzo al sole? Fatti lo studio fotovoltaico
Se non c’è abbastanza spazio per un intero tetto fotovoltaico possiamo comunque utilizzare l’energia del sole installando dei pannelli sul terrazzo.
Quante terrazze esposte al
sole ci sono in Italia? Certamente milioni… Orbene,
se l’installazione di un intero tetto fotovoltaico risulta talvolta
irrealizzabile, perché la superficie necessaria non è
disponibile, non scoraggiamoci: se abbiamo a disposizione un
terrazzo ben esposto al sole, oppure una piccola parte di tetto,
possiamo installare 2-3 pannelli fotovoltaici, che potrebbero
produrci, ad esempio, 300 Watt.
Vedi anche: Ecco il pannello fotovoltaico da balcone
Cosa ci si può alimentare? Il computer, la stampante e il
fax
del nostro studio, per un consumo giornaliero di circa
un kilowattora. Con 300W di pannelli fotovoltaici si è in
grado di produrre mediamente in Italia da 0,8 kWh/giorno a dicembre
a 1,5 kWh/giorno in agosto, un po’ meno al Nord, un po’ di
più al Sud; mediamente da 350 a 500 kWh all’anno.
Quindi, ecco un piccolo impianto fotovoltaico dal costo
contenuto, che non ci costringe a fare calcoli di ammortamento
ventennali, dà la soddisfazione di risparmiare sulla
bolletta elettrica dell’attività lavorativa, ci fa
contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e ci rende
immuni da
immuni da blackout.
Occorrono:
- uno o più pannelli fotovoltaici, in funzione dello
spazio che abbiamo per installarli, e della cifra che vogliamo
dedicare a questa soluzione. - 1 regolatore di carica
- 1 o 2 batterie, in funzione dell’autonomia che vogliamo
ottenere in caso di maltempo - 1 Inverter, per generare 220 V c.a.
Con questo impianto fotovoltaico, le apparecchiature d’ufficio
funzioneranno alimentate da batterie, tenute in carica dall’energia
solare, e quindi non vi sarà consumo di
energia elettrica dalla rete!
Non occorre alcuna modifica o accessorio per le apparecchiature
alimentate: l’impianto fotovoltaico completo di inverter genera 220
V, come le prese di corrente domestica.
L’autonomia in caso di maltempo è dipendente dalle
batterie: tale autonomia può essere aumentata maggiorando la
capacità e/o il numero delle batterie e dei pannelli. Se il
maltempo dura parecchi giorni, nessun problema: basta spostare la
spina dall’inverter a una spina domestica.
L’installazione è abbastanza semplice: se il passaggio
dei cavi non comporta lavori particolari, è
alla portata del “fai-da-te“, magari facendosi dare
una mano da un amico elettricista.
Occorre fissare bene i moduli, con il giusto orientamento a Sud e
la corretta inclinazione di 30-40° sull’orizzontale (in
funzione della località d’Italia). Esistono diversi tipi di
supporti già pronti per superfici piane, tra i quali si
può scegliere quello più idoneo; gli amanti del
“fai-da-te” si potranno autocostruire dei supporti utilizzando i
fori presenti sulla cornice in alluminio dei pannelli.
Porteremo quindi il cavo elettrico dai moduli al regolatore, poi
alle batterie, e infine dalle batterie all’inverter, che
costituirà la nostra “presa di corrente” a 220V. Qui
infileremo la nostra “ciabatta” dove attualmente alimentiamo PC,
stampante e fax, e il gioco è fatto.
…Quanto si spende?
Per 1 o 2 computer, stampante e fax, possiamo spendere tra 800 e
2.000 euro. La spesa è inoltre detraibile al 36%
dall’Irpef.
Buon lavoro solare!
Diego Canestrelli
Il Portale del Sole
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