
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
Con l’adesione a Save the Farm e la collaborazione con Caritas Bologna, Henkel Beauty Care supporta i piccoli agricoltori del territorio e le famiglie in difficoltà.
Prendersi cura di sé può diventare un atto di altruismo nei confronti dell’ambiente e delle persone. Lo sa bene Henkel Beauty Care Italia, che coi suoi tre marchi Schwarzkopf, Antica Erboristeria e Neutromed ha infatti scelto di supportare il progetto di LifeGate e Biorfarm Save the Farm adottando 350 alberi da frutto bio coltivati da piccoli agricoltori dell’Emilia Romagna.
Grazie a questa importante iniziativa, l’azienda non solo contribuisce a salvaguardare la biodiversità, a tutelare il paesaggio e a supportare l’economia del territorio, ma fornisce anche un aiuto concreto alle persone in difficoltà. L’intero raccolto del frutteto sarà infatti consegnato, grazie all’aiuto di Caritas Bologna, alle famiglie più bisognose della regione.
“Abbiamo deciso di sostenere con i nostri brand il progetto Save the Farm perché ne abbracciamo i valori fondamentali di rispetto dell’ambiente e vicinanza al territorio, un tema che in questo periodo particolare che stiamo vivendo è ancora più importante”, afferma Serena Di Matteo, Head of body care, skin care e oral care per Italia, Grecia e Cipro.
Diverse sono le azioni che, da tempo, dimostrano l’impegno dei tre marchi nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. Schwarzkopf, per esempio, col suo brand Gliss, non usa solfati, utilizza ingredienti di origine naturale per il 95 per cento e imballaggi completamente riciclabili. La linea shampoo Antica Erboristeria contiene il 100 per cento di ingredienti di origine naturale, mentre la gamma dentifrici ha imballaggi in carta riciclata e ingredienti di origine naturale al 90 per cento. E infine, per la sua linea benessere, Neutromed utilizza alluminio e plastica riciclati per i packaging, e ha ridotto l’utilizzo di plastica grazie al nuovo design dei prodotti.
“La sostenibilità per i marchi Henkel Beauty Care Italia è un valore imprescindibile.” commenta Di Matteo. “Stiamo attuando dei piani di trasformazione a livello sia di processi produttivi sia di formulazioni e pack davvero sfidanti. Essere sostenibili oggi è un dovere. Abbiamo già fatto diversi step in questa direzione e lo testimoniano alcuni nostri brand che hanno visto susseguirsi negli ultimi mesi dei restyling per diventare sempre più green ed eco friendly”.
L’intera operazione è resa possibile grazie alla collaborazione tra Henkel Beauty Care e Caritas Bologna. “Siamo molto contenti”, dichiara il direttore della Caritas diocesana di Bologna, don Matteo Prosperini, “di ricevere una donazione attraverso questo progetto, che risponde a tante esigenze: certamente l’esigenza delle famiglie in difficoltà che così possono ricevere nella spesa alimentare anche frutta di qualità, come anche l’intento di sostenere i piccoli produttori locali e di favorire l’incontro tra il mondo delle aziende e queste piccole realtà”.
Caritas Bologna opera attraverso una piattaforma per il ritiro di eccedenze di prodotti ortofrutticoli, distribuite sul territorio attraverso una rete di 160 caritas parrocchiali. Grazie all’impegno di tanti volontari, le famiglie ricevono non solo aiuti materiali, ma anche ascolto e vicinanza umana e spirituale.
Per saperne di più sull’iniziativa, vero proprio esempio di sostenibilità ambientale e sociale, è possibile visitare la pagina www.biorfarm.com/henkelbeautycare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.