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Strumenti di ghiaccio per un concerto che si è tenuto sotto zero in Lapponia. È la sfida vinta da uno scultore americano, con un occhio ai cambiamenti climatici.
Il logo è composto da sei chiavi di violino disposte in modo da creare un fiocco di neve. Un logo, quello di Ice music, che rappresenta perfettamente lo spirito, anzi il sogno, che ha realizzato lo scultore del ghiaccio americano Tim Linhart. Proprio così, scolpendo il ghiaccio ha dato vita a un’orchestra fatta di strumenti musicali di ghiaccio, quali archi, percussioni e xilofoni, e a un concerto straordinario e unico che si è tenuto all’interno di un igloo luccicante, a Luleå, nella Lapponia svedese.
Per l’occasione è stato realizzato anche un video pubblicato dalla rivista che si occupa di ambiente National Geographic, il terzo della serie Buck the cubicle realizzata P2 Photography che si occupa di persone che hanno realizzato sogni straordinari grazie alle loro capacità.
Unico neo di questa straordinaria iniziativa che ha anche lo scopo di sensibilizzare sullo scioglimento dei ghiacci, tra le conseguenze dirette del riscaldamento globale, è la conservazione e la manutenzione di questi strumenti magnifici: “da una parte si ha la continua sublimazione del ghiaccio, che dallo stato solido passa a quello gassoso, ma c’è anche da considerare il calore corporeo del musicista” riporta il sito italiano di previsioni meteorologiche 3Bmeteo.com. Il calore umano, infatti, “tende a rendere lo strumento meno solido. Per questo la musica deve essere suonata con una temperatura dell’aria rigorosamente negativa”.
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