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L’idrogeno verde è al centro di un progetto di riconversione della dorsale che attraversa aree colpite dai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017.
L’idrogeno verde come strumento di rilancio di territori soggetti a spopolamento, nei quali la crisi economica si fa sentire anche per effetto degli eventi sismici del 2009, del 2016 e del 2017. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi da Iberdrola con Aecom, Ancitel energia e ambiente e Cinque international, attraverso il quale si punta sulla tecnologia del futuro per recuperare delle antiche tratte ferroviarie appenniniche.
Il progetto di riconversione interessa la dorsale che collega Sansepolcro, in provincia di Arezzo, a Sulmona (L’Aquila): si tratta di una linea di comunicazione lunga oltre 300 chilometri che attraversa Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo passando anche per Perugia, Terni e Rieti. Una tratta parzialmente non elettrificata e percorsa da treni diesel giunti a fine vita: con il passaggio all’alimentazione a idrogeno si ridurranno drasticamente i costi rispetto all’elettrificazione tradizionale e si porteranno innovazione e sviluppo in aree a rischio spopolamento.
Il protocollo include anche una valutazione di fattibilità tecnica per lo sviluppo della linea trasversale Ferrovia dei due mari a idrogeno che dovrebbe collegare l’aeroporto di Fiumicino e Roma a San Benedetto del Tronto passando per Rieti, Amatrice ed Ascoli Piceno: in questo modo Roma diventerebbe la prima capitale al mondo servita da treni a idrogeno.
Il progetto di sviluppo è incentrato sul ricorso a treni elettrici a idrogeno, come leva per attrarre investimenti produttivi nei territori colpiti dagli eventi sismici degli ultimi anni, dove le difficoltà economiche sono state ulteriormente aggravate dall’emergenza pandemica. Al centro dell’iniziativa c’è il ricorso alle nuove tecnologie in ambito energetico e ambientale, con un ruolo particolare riconosciuto all’idrogeno prodotto da nuove fonti rinnovabili. Le iniziative di riconversione fanno parte del piano integrato e sostenibile per il rilancio dell’Appennino centrale promosso da Aecom, Ancitel energia e ambiente e Cinque international.
“Siamo orgogliosi – spiega Lorenzo Costantini, country manager Italia di Iberdrola – di mettere le nostre competenze al servizio di questo ambizioso progetto che, oltre ad avere un importante impatto ambientale, punta ad avere anche una significativa ricaduta a livello economico e sociale, a supporto di territori che negli ultimi anni sono stati pesantemente colpiti dagli eventi sismici”. Il progetto della nuova ferrovia Sansepolcro-Sulmona ha già superato diversi step: nel 2019 è stato presentato al Tavolo idrogeno del ministero dello Sviluppo economico; nel 2020, a seguito di uno studio di prefattibilità coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato avviato un tavolo tecnico presso il Mise con la partecipazione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, del gruppo Fs e di Rfi. Nel dicembre del 2020 è iniziato il processo di raccolta delle adesioni delle comunità locali, con l’obiettivo di rimuovere eventuali ostacoli burocratici e amministrativi. Lo scorso mese di luglio, infine, il progetto ha superato la fase di preselezione da parte della Commissione europea nell’ambito della European clean hydrogen alliance.
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