
L’assegnazione delle Bandiere blu premia le località più virtuose per acque, servizi e sostenibilità (anche al lago).
Per informazioni: Comitato di gestione Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Via Giulio Cesare, 7 – 07024 La Maddalena (SS). Tel: 0789 720044/45/46/51
Il candore delle spiagge, la trasparenza e il colore del mare
richiamano immagini polinesiane, ma il profumo intenso della
macchia mediterranea e le sculture naturali del granito rosa non
lasciano dubbi: siamo in Sardegna, nel cuore del Mediterraneo. Le
principali isole del parco che si snodano, a nord, nell’ampio e
suggestivo tratto di mare compreso tra le Bocche di Bonifacio e la
Costa Smeralda sono: La Maddalena, Caprera, S. Stefano, Spargi,
Budelli, Razzoli, S. Maria, più una miriade di isolotti, tra
cui Mortorio, Soffi e Nibani.
Isole grandi e piccole che formano, insieme, un autentico
capolavoro della natura: rocce scolpite dal vento, spiagge con
sabbie bianchissime oppure magicamente rosa, insenature,
profondità blu e bassi fondali dove ci si può
riflettere come in uno specchio. Un mondo sommerso popolato da
migliaia di specie animali e vegetali, relitti d’epoca e siti
archeologici di notevole interesse.
L’insediamento umano nell’arcipelago, infatti, risale a tempi
antichissimi, come dimostrano i siti preistorici di Spargi e di
Santo Stefano, e diversi scrittori e personaggi storici, tra cui
Napoleone, l’ammiraglio Nelson e Garibaldi, hanno lasciato traccia
del loro passaggio. La “Casa bianca” di Caprera è museo
nazionale e rappresenta una delle tappe più suggestive e
significative nel percorso storico dell’Unità nazionale.
La vegetazione è quella tipica della fascia costiera
mediterranea: macchia dominata da ginepro, corbezzolo, fillirea,
lentisco, mirto, erica, calicotome, cisto ed euforbia, e tra
l’avifauna che frequenta le isole, vi sono colonie nidificanti di
specie molto rare come la berta, maggiore e minore, l’uccello delle
tempeste e il gabbiano corso.
Ma è soprattutto dal punto di vista dell’ambiente marino,
che si rivela la ricchezza di habitat e di specie, grazie al
“passaggio obbligato” determinato dalla strettoia tra Corsica e
Sardegna. L’alga rossa incrostante (Lithophyllum lichenoides) e la
patella gigante (Patella ferruginea) sono due rarità,incluse
nella lista rossa delle specie minacciate di estinzione, mentre
più in profondità si estende al prateria di Posidonia
oceanica, l’elemento caratterizzante i fondali dell’arcipelago. In
questo scenario ricca è anche l’ittiofauna e prosperano
popolazioni stanziali di cernie brune, corvine, saraghi, stenelle e
tursiopi.
Per informazioni:
Comitato di gestione Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena,
Via Giulio Cesare, 7 – 07024 La Maddalena (SS).
Tel: 0789 720044/45/46/51; fax: 0789 720050;
[email protected]
Come raggiungere il Parco:
In auto è necessario arrivare al porto di Palau, per poi
imbarcarsi su un traghetto che collega l’isola alla Sardegna.
In treno con una linea gestita dalle FS (per chi deve raggiungere
Palau) che ha come scalo la stazione di Olbia, dalla quale è
possibile continuare tramite autolinee per Palau. Oppure con una
seconda linea, gestita dalle Ferrovie della Sardegna, che ha una
rete sdoppiata tra treni e autobus, ma con la quale, solo nei mesi
estivi, è possibile raggiungere Palau tramite il “Trenino
Verde”.
In aereo con gli scali aeroportuali a: Cagliari-Elmas,
Alghero-Fertilia, Olbia-Costa Smeralda.
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