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Inaugurato a Milano Eataly Smeraldo. 3 piani, un totale di 5000 metri quadrati, 15 ristoranti aperti tutti i giorni, 352 giovani che hanno trovato lavoro qui e hanno imparato mestieri “perduti” come fare sfoglia, piadine, pane, 3 milioni di visitatori e 40 milioni di fatturato previsti.
È stato inaugurato oggi, dopo mesi di travaglio, un nuovo spazio di Eataly a Milano. È speciale, perché è in un luogo storico per la città, che vuole diventare un epicentro culturale dopo esser stato l’epicentro di un sisma di lavori in corso che ha fiaccato la piazza per dieci anni, facendo defungere, tra ristoranti e negozi, anche il Teatro Smeraldo.
La piazza ora rinasce, se il Comune riuscirà a levare le ultime transenne e restituire ai cittadini la loro piazza, il loro pavè, il loro dopoteatro, e, da oggi, il loro supermercato di specialità tipiche italiane: Tante sono bio, tutte sembrano buone. Dal pane ai testaroli, dal caffè Tierra alla birra Baladin, il gelato di Lait fatto con latte d’alpeggio di mucche piemontesi, i panini del fiorentino ‘Ino, pizza, pane con farine del Mulino Marino e il cioccolato Venchi. Grandi piatti, musica, un po’ di design. Siamo a Milano.
“Questo negozio è dedicato alla musica”. Si legge questa insegna all’ingresso. A piano terra ci sono le colonne a mosaico verde, originali del teatro, restaurate, e i ritratti dei cantanti che son passati qui, Mina, Celentano, Gaber, Jannacci, Bob Dylan, Bruce Springsteen e gli Oasis. Al secondo piano nell’area centrale si esibiranno tutti i giorni cantanti e gruppi di ogni genere, tra pasta fresca Michelis, cascate di cioccolato, banconi golosissimi, spazi dedicati alla ristorazione, si svolgerà un programma musicale di tutto rispetto. Sarà l’aria di teatro che si respira ancora, lì.
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