Un gravissimo incendioha colpito un deposito di petrolio a poche decine di chilometri dalla capitale di Cuba, L’Avana. Le fiamme sono divampate nella giornata di venerdì 5 agosto e soltanto cinque giorni dopo i pompieri sono riusciti a circoscriverle, anche se non ancora a spegnerle del tutto. Il bilancio provvisorio è di un morto e 14 dispersi, assieme a 128 feriti, di cui una ventina ricoverati.
Un morto, 14 dispersi e 128 feriti per l’incendio a Cuba
Il rogo si è sviluppato presso il complesso petrolifero situato alla periferia di Matanzas, città nella quale vivono 140mila persone. A generarlo un fulmine che si è abbattuto su un primo deposito. L’incendio si è quindi esteso anche ad altri tre. Non è noto quanti litri di carburante siano andati a fuoco, ma si sa che il sito può contenerne fino a 52 milioni.
Una densa nube di fumo nero si è sprigionata dal sito petrolifero, rendendo difficoltosi anche gli interventi aerei a causa della scarsa visibilità. Ciò nonostante, secondo un pilota cubano citato dalla stampa internazionale, “il lavoro è stato efficace”. L’obiettivo principale era scongiurare che l’incendio potesse propagarsi a quattro altre grandi riserve di greggio, situate a 150 metri di distanza.
Aiuti arrivati da Messico, Venezuela e Stati Uniti
Ad aiutare Cuba nell’operazione è arrivata anche una nave anti-incendio della marina messicana, assieme a diciassette aerei di cui tredici concessi dallo stesso Messico e quattro dal Venezuela. Sono stati inviati sul posto, inoltre, pompieri specializzati in incendi petroliferi. Anche gli Stati Uniti hanno offerto un sostegno tecnico, come confermato dal vice-ministro degli Affari esteri Carlos Fernandez de Cossio.
VIDEO: Helicopters battle to control a fire in western Cuba that has been raging since late Friday evening and has hit a fourth oil storage facility. The fire began after it was struck by lightning and has killed at least one person and injured more than 100 others. pic.twitter.com/KnMKFgETB1
Ciò che occorrerà verificare sarà ora la capacità di Cuba di produrre energia: la centrale termoelettrica di Antonio Guiteras è alimentata proprio attraverso una pipeline proveniente dal deposito incendiato. Per due giorni il sito di produzione è stato bloccato. Da calcolare, infine, il danno ambientale e climatico provocato dal rogo.