
L’annuncio di un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, lanciato da Trump, non ha trovato conferme per il momento dagli attori interessati.
Padre madre e quattro figli hanno effettuato tre attentati in altrettante chiese cristiane a Surabaya, in Indonesia: almeno 13 i morti e decine i feriti.
Una famiglia di sei persone ha organizzato ed eseguito tre attentati contro altrettante chiese cristiane nella città di Surabaya, in Indonesia. Padre, madre, due figli di 16 e 18 anni e altre due bambine di appena nove e dodici, hanno fatto deflagrare alcuni ordigni poco prima delle 8 di mattina ora locale (le 3 di notte in Italia).
Gli attacchi, che hanno provocato almeno tredici morti e alcune decine di feriti, sono stati rivendicati dall’organizzazione terroristica Stato Islamico, secondo quanto riferito dal capo della polizia indonesiana Tito Karnavian. I due genitori erano infatti legati al gruppo Jamaah Ansharut Daulah, che sostiene l’Isis. Almeno uno dei membri della famiglia è rimasto ucciso dalle esplosioni. Altre bombe sono state ritrovate e fatte brillare dalla polizia.
Three separate locations outside churches in the city of Surabaya were hit by the bombings the latest assault on a religious minority in the world’s biggest Muslim-majority country https://t.co/v2GmtQM7fV pic.twitter.com/b5udxcMtTq
— AFP news agency (@AFP) May 13, 2018
Ad essere state colpite sono la chiesa Gereja Pantekosta Pusat, di confessione pentecostista e le chiese cattoliche Kristen Indonesia Diponegoro e Santa Maria. Una strage che si inscrive nel contesto di un’ondata di intolleranza religiosa che attraversa la nazione asiatica: in Indonesia – paese di 260 milioni di abitanti, popolato al 90 per cento da musulmani – le minoranze sono state colpite infatti a più riprese negli ultimi anni. Le autorità hanno dichiarato lo stato di allerta, in particolare, a partire dal mese di gennaio del 2016, quando cioè furono effettuati degli attentati a Giacarta, rivendicati anche in quel caso dall’Isis, che costarono la vita a quattro persone.
Suicide bombers attacked three churches in the Indonesian city of Surabaya on Sunday morning just as services were ending, killing at least 11 people https://t.co/gFA4Ej4b6I
— New York Times World (@nytimesworld) May 13, 2018
È ancora viva, inoltre, l’eco dell’attentato di Bali del 12 ottobre 2002: all’epoca, un kamikaze si fece esplodere all’interno di un pub e, contemporaneamente, un’autobomba fu fatta deflagrare nel quartiere di Kuta, particolarmente frequentato dai turisti. I morti furono 202 e i feriti 209: tra di loro figurarono moltissimi stranieri.
Commentando l’attacco di Surabaya, il presidente dell’Indonesia Joko Widodo ha parlato di atti “crudeli e disumani” e specificato che tra le vittime ci sono anche dei bambini: “Non ci sono parole per descrivere il dolore che proviamo”, ha aggiunto.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’annuncio di un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, lanciato da Trump, non ha trovato conferme per il momento dagli attori interessati.
L’Al‑Baqa Café era uno degli ultimi presidi di Gaza a offrire una connessione internet. Israele lo ha bombardato, causando una strage.
Dal 25 al 29 giugno nelle campagne inglesi si è tenuta l’edizione 2025 del Glastonbury festival. La prossima edizione sarà nel 2027 per tutelare il territorio.
Con 200mila persone, il Pride di Budapest del 28 giugno è stato il più partecipato della storia del paese, nonostante i divieti del governo Orban.
Migliaia di persone sono scese in strada in Kenya per protestare contro il governo e la brutalità della polizia. Che ha aperto il fuoco, uccidendo 16 manifestanti.
L’unico paese dell’Asia centrale con una volontà democratica sembra essere il Kirghizistan. Ma ora sta compiendo passi falsi sulla libertà di stampa, ossigeno per la democrazia.
L’ultimo attacco, nel sud della Striscia di Gaza, ha causato oltre 50 morti e centinaia di feriti. Israele continua a usare la fame come arma contro i palestinesi.
Benché non si tratti di caldo record, il servizio meteorologico americano ha deciso di diramare un’allerta in Alaska: “Una presa di coscienza”.
Centinaia di aerei militari israeliani hanno bombardato siti militari e nucleari dell’Iran. Netanyahu ha detto che l’operazione sarà lunga e ora si attende la risposta dell’Iran.