Ioniq 5. Biomateriali e molto spazio, il crossover elettrico Hyundai visto da dentro

Ioniq 5, il crossover elettrico Hyundai in arrivo nelle prossime settimane visto da dentro: lo spazio (tanto), i materiali (eco) e la ricarica (superveloce). Ecco le prime impressioni.

Il febbraio scorso ve lo abbiamo raccontato in un video. Questa volta, ve lo raccontiamo dal vivo, in una breve (ma esaustiva) anteprima avvenuta in un hotel milanese. Siamo saliti per la prima volta a bordo di Ioniq 5, il crossover elettrico Hyundai che arriverà sul mercato nelle prossime settimane. Una data certa ancora non c’è, ma le prime auto dovrebbero arrivare entro l’estate. Non dai concessionari, ma sulla piattaforma Click2Buy dove sarà possibile a breve prenotare e configurare le versioni disponibili (con batteria da 58 o 72.6 kWh e trazione a 2 o 4 ruote motrici). Resi noti anche i prezzi, che partiranno da 45mila euro, da cui scalare ecobonus e incentivi rottamazione.

Un pannello solare come tetto

Rispetto a quanto vi avevamo mostrato in un video in cui progettisti e designer hanno spiegato come è nata Ioniq 5, di quello stile che viene da lontano (le linee ricordano i tratti della Pony, la prima Hyundai arrivata in Italia negli anni ‘70), quello che vorremmo aggiungere è la sensazione di spazio, merito soprattutto del pavimento completamente piatto che permette quasi di concedersi un pisolino. Della luminosità dell’abitacolo. Del tetto solare, capace di produrre energia (non molta, ma su un’auto elettrica l’energia fa sempre comodo…). E degli interni, che finalmente (e coerentemente) fanno un importante ricorso ai biomateriali, riducendo l’uso di plastiche.

il frontale
Molto curata l’aerodinamica per ridurre gli attriti e aumentare l’efficienza © Hyundai

Ioniq 5, un esempio virtuoso di economia circolare

Lana naturale, PET riciclato biologicamente, filati di origine vegetale. Ecopelle, lavorata con estratti vegetali. E per gli esterni, vernici biologiche prodotte da fonti naturali e che riproducono i colori della natura. Insomma, l’industria dell’auto sta imparando – finalmente – che i biomateriali e l’economia circolare sono passaggi fondamentali per evolvere l’auto. Che non basta più che sia elettrica, o ibrida, ma che deve imparare ad essere più coerente, a partire dai processi produttivi e dai materiali che la compongono. Ecco, in questo senso Ioniq 5 è un buon esempio. E la sensazione una volta saliti a bordo è appagante: spazio, luce, libertà di movimento. Benefici fondamentalmente ottenuti grazie al passo (lo spazio fra le ruote anteriori e posteriori) molto lungo rispetto alla lunghezza esterna, pari a 4 metri e 61. Insomma, una complessiva sensazione di benessere.

i sedili posteriori
I sedili posteriori possono scorrere, come la consolle centrale © Hyundai

Display touch per un’esperienza digitale

Rispetto a quanto vi avevamo già anticipato, facciamo una veloce sintesi degli elementi innovativi della nuova Ioniq 5. Partendo dalle maniglie delle porte, che rientrano elettricamente per offrire una minore resistenza all’aria. Passando ai sedili, più sottili per occupare meno spazio e tutti scorrevoli, anche quelli posteriori e la consolle centrale; è così che la flessibilità diventa un elemento centrale. L’altro elemento innovativo è l’ampio uso a display touch. Anche qui, come sull’elettrica Honda e, la user experience diventa quasi completamente digitale e personalizzabile.

la vista posteriore
Il passo lungo (3 metri) e il pavimento piatto hanno permesso di ricavare un abitacolo molto spazioso © Hyundai

Col monopattino (in ricarica) nel baule

Infine, sempre in sintesi, le caratteristiche tecniche di Ioniq 5. La scelta è fra due opzioni per il pacco batteria e altrettante versioni, con uno o due motori elettrici. L’autonomia elettrica, in attesa di un dato definitivo, è di circa 480 chilometri. Grazie alla capacità di ricarica a 800V, Ioniq 5 riduce di molto i tempi, a patto di rifornirsi a una delle rare colonnine “fast” da 350 kW. Interessante anche la possibilità di ricaricare a bordo (o all’esterno) un monopattino elettrico, da tenere nel baule per sfruttare tutti i vantaggi della micromobilità.

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