
Via libera al nuovo Codice della strada voluto dal ministro Salvini. Dalle multe per chi usa il cellulare alla guida agli autovelox, ecco le novità.
Come cambierà l’auto del futuro da una prospettiva di materiali e componenti? La risposta è nel volume Automotive di Edizioni Ambiente, a cura di Roberto Sposini.
Siamo abituati a scomporre tassonomicamente un’automobile in tutte le sue parti: motore, scocca, trasmissione, marmitta, e via dicendo. Eppure quando guardiamo un’automobile, stiamo osservando l’oggetto di consumo più elaborato e pesante che possediamo. Un veicolo passeggeri pesa in media tra una tonnellata e quattro tonnellate. Una mole di materiali: metalli, leghe, plastica, minerali, vetro, tessuti, pelle, carbonio. Materiali che compongono parti complesse, non sempre scomponibili in unità semplici, molto sofisticate.
Questa riflessione fa capire quanto “pesano” da un punto di vista ambientale le nostre automobili, ancora prima di bruciare il carburante (o consumare il primo chilowatt di energia elettrica) per muoverle. Se prendiamo solo l’impronta idrica di un veicolo come metrica d’impatto ambientale, i dati che emergono sono impressionanti. Il consumo idrico durante la vita di un auto, carburanti esclusi, varia tra i 52 e gli 83 metri cubi di acqua.
Dal punto di vista energetico gli impatti sono altrettanto importanti. Fino a qualche anno fa per costruire un’auto si produceva tanta CO2 quanta ne avrebbe emessa l’auto durante la sua vita. Secondo uno studio del governo inglese le parti pesanti di un veicolo contribuirebbero al 28 per cento delle emissioni totali del ciclo vita di tale veicolo. Un dato che dimostra come anche le auto elettriche ad oggi non sarebbero così low-carbon.
“La sostenibile leggerezza dell’auto” di Roberto Sposini apre il nuovo volume “Neomateriali nell’economia #circolare – #Automotive” con @emanuelebompan @sergioferraris @RudiBressa @marbonac @CarloIacovini https://t.co/a8gTWScNKw pic.twitter.com/qZVawD1fMe
— EdizioniAmbiente (@EdAmbiente) 6 settembre 2018
Le auto sono un oggetto “pesante”, da un punto di vista ambientale. E con un pessimo valore d’uso: un’automobile infatti viene usata solo per il 5-8 per cento del suo tempo vitale. Significa che questa mole di materia (con i relativi impatti ambientali) rimane ferma in parcheggio per la stragrande parte della sua vita.
Come rendere dunque quest’oggetto simbolo della nostra civiltà contemporanea più sostenibile, non solo in termini di carburanti (cioè passando alle fonti rinnovabili) ma anche in termini di materiali, di servizi, di fine vita, di gestione di tutti i suoi elementi (come i lubrificanti ad esempio)?
Materia Rinnovabile, la rivista di Edizioni Ambiente sull’economia circolare, ha realizzato sotto la guida di Roberto Sposini un nuovo volume della collana Neomateriali nell’economia circolare per spiegare come cambierà l’auto del futuro da una prospettiva di materiali e componenti. Sempre più leggera, circular, condivisa, elettrica e sempre meno usata.
Nella prima sezione si parla di materiali e componenti: dalla progettazione in ottica di riparabilità al riutilizzo sistematico dei materiali, le grandi case automobilistiche e le aziende delle catene di fornitura stanno modificando i propri modelli di business in direzione dell’economia circolare.
La seconda parte è dedicata ai materiali biobased, un settore ancora poco conosciuto ma in fortissima espansione. Che sia per questioni ambientali o economiche, i materiali derivati da fonti rinnovabili vengono ormai utilizzati dalla maggioranza delle case automobilistiche per componentistica, interni, finiture e persino pneumatici.
La terza parte si concentra sui biofuel. Il tema dell’elettrificazione, oggetto della quarta sezione, viene analizzato dal punto di vista dell’efficienza nell’uso dei materiali, dell’inevitabile e progressiva riduzione del numero dei componenti del veicolo, dell’innovazione e del riciclo delle batterie e delle infrastrutture di alimentazione.
L’ultima parte è dedicata alla rivoluzione della sharing economy. Quali vantaggi, e quali problematiche, porta con sé? Come può massimizzare il valore d’uso di un mezzo?
Crediamo che questa collana possa servire a dare risposte fattuali e fondate su casi studio industriali. Per ispirare altri player del settore a ripensare interamente il proprio modello di produzione e i propri prodotti. L’era dell’economia circolare è oggi.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Via libera al nuovo Codice della strada voluto dal ministro Salvini. Dalle multe per chi usa il cellulare alla guida agli autovelox, ecco le novità.
DS Automobiles rivela gli interni del futuro dei suoi veicoli con il manifesto M.I. 21, che illustra la visione del marchio per il prossimo decennio.
IAA, il salone di Monaco appena concluso è stato l’ultimo terreno di sfida fra Europa e Cina sulla mobilità elettrica. In ballo c’è il futuro dell’industria europea (e del clima…).
Dieci titoli pubblicati nel 2023 per un rientro dalle vacanze tra distopie, memorie storiche, relazioni familiari, mondi lontani e aspettative sociali.
Il servizio di robotaxi a guida autonoma inaugurato a San Francisco apre affascinanti scenari sulla mobilità del futuro. Anche se ingorghi e incidenti testimoniati da un video mostrano le criticità da risolvere.
Il governo Macron ha annunciato un piano per sovvenzionare dei leasing per le auto elettriche alle famiglie a basso reddito.
Costruire auto elettriche più piccole e leggere avrebbe impatti positivi su ambiente e sicurezza. E invece… Cosa sta succedendo negli Usa, dove il “gigantismo” dilaga.
Le batterie litio-aria rappresentano una possibile soluzione per una mobilità elettrica più sostenibile. Un recente studio apre nuovi scenari di sviluppo.
Una ricerca tedesca conferma che l’auto elettrica è sempre più apprezzata, anche rispetto all’autonomia. In questa direzione vanno pure i dati di vendita.