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Italia primo paese a vietare i cotton fioc di plastica per salvare mari e oceani

Dopo i sacchetti, siamo il primo paese a vietare i cotton fioc di plastica dal 2019. E dal 2020 stop a tutti i cosmetici con microplastiche.

L’Italia sarà il primo paese al mondo a vietare la produzione e la messa in commercio di cotton fioc di plastica, cioè non biodegradabili, a partire dal primo gennaio 2019, e poi, dal 2020, anche di cosmetici contenenti microplastiche. A consentire questo grande e innovativo passo in avanti nella lotta al marine litter, cioè l’emergenza rifiuti che in diverse parti del mondo colpisce ormai gravemente mari e oceani, è un emendamento presentato dal deputato e fondatore di Symbola Ermete Realacci alla legge di bilancio, e che è stato approvato dalla commissione Bilancio della Camera dei deputati. Tra un anno dunque si potranno utilizzare solamente bastoncini in materiale biodegradabile e compostabile, che dovranno indicare sulle confezioni informazioni chiare sul corretto smaltimento dei bastoncini, citando in maniera esplicita il divieto di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi.

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Wildlife Photographer of the Year
Sewage surfer di Justin Hofman.
I cavallucci marini nuotano delle correnti aggrappandosi aggrappandosi a qualcosa, come le alghe, con le loro code prensili. Justin osservava questo piccolo cavalluccio marino andare su e giù vicino alla superficie nell’isola di Sumbawa, in Indonesia. Ma quando la marea è cambiata, l’acqua ha iniziato a riempirsi di oggetti non naturali, principalmente plastica. Così, il cavalluccio ha lasciato andare un pezzo di alga per afferrare un cotton fioc.
© Wildlife Photographer of the Year

Per Realacci si tratta di “un passo avanti importante per la difesa di ambiente, mare e salute dei cittadini. Uno stimolo per le nostre imprese ad essere più innovative e competitive sul terreno della sostenibilità e della qualità. I bastoncini per le orecchie in materiale non biodegradabile infatti sono altamente inquinanti e, secondo un recente monitoraggio effettuato da Legambiente su 46 spiagge italiane, il 91 per cento dei rifiuti trovati sarebbe costituito proprio da cotton fioc“.

La stessa Legambiente ricorda che i cotton fioc attualmente in commercio non vengono trattenuti dai sistemi di depurazione e finiscono direttamente in mare, e che dunque la loro messa al bando “è una bella notizia per l’ambiente. La maggior parte dei rifiuti galleggianti o sommersi è costituito da plastica, non si dissolve mai, si riduce in minuscoli frammenti che causano danni enormi alla biodiversità, all’ambiente, alla salute e all’economia”.

Stop anche per le microplastiche nei cosmetici

Lo stesso emendamento introduce anche il divieto di mettere in commercio cosmetici contenenti microplastiche allo scopo di evitare che finiscano in mare. Per le Nazioni Unite sono otto milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nelle acque di tutto il mondo.

L‘emendamento era stato concordato da Realacci con il ministero dell’Ambiente. Secondo il ministro Gian Luca Galletti “l’Italia dà uno straordinario segnale all’Europa contro l’invasione delle plastiche e microplastiche nei nostri mari, ponendosi in una posizione avanzatissima e rispondendo con i fatti a un fenomeno all’allarmante, che nuoce alla biodiversità e alla qualità delle nostre acque”. Naturalmente, dove non arriva la legge può e deve arrivare la cultura e la sensibilità delle persone: per questo, in attesa del 2019, il ministero si è impegnato sin dal nuovo anno ad avviare intanto una campagna informativa per evitare la dispersione in acqua dei cotton fioc.

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