
“Il meglio dei due mondi”, ossia i vantaggi dell’ibrido plug-in uniti a quelli dell’elettrico, questo è quanto promette Jaecoo 7 Super Hybrid. Con quali esiti? La risposta nella nostra prova.
Dopo le versioni ibride e ibride plug-in, Kia lancia e-Niro, il suv elettrico con 455 chilometri di autonomia e 208 cavalli. Veloce, agile sulle curve e versatile, arriverà in Italia a inizio 2019.
Non c’è due senza tre. Kia l’aveva annunciato sin dall’inizio: dopo il debutto nella versione ibrida – entrata nel Guinness World Records per i consumi contenuti – dopo l’arrivo della versione plug-in, alla gamma Niro mancava solo la versione elettrica. Il nuovo modello si chiama e-Niro, ha un pacco batteria ai polimeri di litio da 64 kWh ben nascosto nel “pavimento” (per non rubare spazio ma anche per mantenere il baricentro il più in basso possibile), un’autonomia finalmente interessante per un’elettrica dal prezzo “abbordabile” (fino a 455 chilometri dichiarati, un dato che, come vedremo, non è troppo lontano dalla realtà) e la potenza di un’auto sportiva di qualche anno fa (204 cavalli). In Italia arriverà nei primi mesi del 2019 con un listino ancora da definire; speriamo che per allora il nostro governo si sia chiarito le idee sul tema degli incentivi 2019 e magari guardi un po’ alla vicina Francia, dove chi acquista un’auto elettrica (e-Niro lì è già in vendita a partire da 38.500 euro per la versione con batteria “standard” da 39,2 kWh), ottiene 6mila euro di bonus offerti dal governo.
Prestazioni sorprendenti, un piacere di guida inatteso e, last but not least, lo spazio e la praticità di un crossover, ormai la tipologia di auto più venduta del mercato. Insomma, finalmente il mercato delle elettriche si arricchisce di proposte interessanti e dopo l’ultima versione di Nissan Leaf, la recente Hyundai Kona, dopo la sportiva Jaguar e-Pace e l’imminente Audi e-tron, il debutto di e-Niro allarga la scelta con una proposta interessante e “realistica”, grazie soprattutto all’autonomia di oltre 400 chilometri, finalmente un dato rassicurante e “fattibile” per molti.
Kia e-Niro non è molto diversa dalle due versioni ibrida e ibrida plug-in. Cambia il frontale, che adesso integra il vano per la ricarica. Cambiano le luci diurne a Led, adesso a forma di freccia. Cambiano i cerchi in lega, da 17 pollici e con un disegno che ne riduce la resistenza aerodinamica. Stop. Qualche altra piccola differenza c’è nell’abitacolo: fra i sedili anteriori c’è un nuovo comando per selezionare le varie opzioni (drive, retro, parking etc), c’è il nuovo freno elettrico (al posto di quello a pedale) e c’è il selettore che permette di scegliere fra quattro diversi stili di guida. Lo schermo touchscreen sulla plancia, oltre a tutte le funzioni di bordo, dalla radio al navigatore, offre la possibilità di localizzare i punti di ricarica nelle vicinanze e di monitorare il livello di carica della batteria. Al lancio, sarà disponibile anche un’app che consentirà in remoto di gestire la ricarica o l’accensione automatica della climatizzazione in modo che l’auto si trovi già alla temperatura ideale quando i passeggeri salgono a bordo. Fra le note sulla praticità, e-Niro offre il più ampio spazio di carico della categoria (451 litri), dotato di un comodo vano dedicato ricavato sotto il piano di carico per riporre il cavo della ricarica.
Trazione anteriore, equipaggiato con una batteria da 64 kWh agli ioni di litio e un motore elettrico da 150 kW, e-Niro dispone di un’autonomia dichiarata di 455 chilometri, che vuol dire realisticamente poter contare su una percorrenza vera da 400 a 290 chilometri, a seconda dello stile di guida e del tipo di strada (ovviamente l’autostrada rimane il peggior nemico di tutte le elettriche). Kia e-Niro, con 204 cavalli, offre la potenza che fino a qualche anno fa era offerta da un’auto sportiva. Silenziosa, senza vibrazioni, fra le curve diverte, grazie al baricentro basso e, volendo, si guida senza quasi mai toccare i freni. Dietro al volante ci sono infatti due leve (paddle) che permettono di scegliere diversi livelli di recupero energetico: basta scegliere il livello più alto per avere un effetto di frenata rigenerativa (ossia che produce corrente che va ad alimentare la batteria) molto evidente, tale appunto da rendere quasi inutile l’utilizzo dei freni. Le quattro modalità di guida (Eco, Eco+, Normal e Sport) consentono di variare la risposta dello sterzo e del motore elettrico, passando dalla massima efficienza in Eco alla modalità Sport, che consente le migliori accelerazioni (da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi). Per la ricarica i tempi variano come sempre; la situazione migliore sarebbe poter disporre di una colonnina fast charge; con 100 kW si recupererebbe infatti l’80 per cento della carica in meno di un’ora.
I sistemi di sicurezza attiva (Adas) sono ormai irrinunciabili, non solo perché incrementano di molto la sicurezza, ma anche perché rappresentano le tecnologie “ponte” per la prossima guida autonoma. Interessanti su e-Niro il sistema anti collisione per auto e pedoni, il sistema che monitora lo stato di stanchezza del guidatore, il controllo di corsia e il cruise control adattativo, capace cioè di regolare velocità e distanza dal veicolo che segue in modo automatico, un supporto concreto per ridurre lo stress alla guida e al contempo aumentare la sicurezza.
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