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100mila progetti finanziati, 2,2 miliardi di dollari raccolti. Oltre a gadget, film e invenzioni varie, molti i progetti per la sostenibilità ambientale e sociale che hanno visto la luce grazie alla piattaforma di crowdfunding più grande e attiva del mondo.
Tramite Kickstarter sono stati finanziati diversi tipi di imprese, film indipendenti, videogiochi, musica, spettacoli teatrali, fumetti, giornalismo, cibo, gadget e iniziative sociali.
Il sito Kickstarter è stato lanciato il 28 aprile 2009 da Perry Chen, Yancey Strickler e Charles Adler. Il New York Times lo definì “il Nea della gente”, il Time l’ha nominato prima una delle migliori invenzioni del 2010, poi miglior sito web del 2011. Oggi, al giro di boa dei 100mila progetti finanziati, ha consentito ai loro creatori di rastrellare oltre 2,2 miliardi di dollari. E si prosegue.
Il crowdfunding è un sistema di raccolta di fondi di incoraggiamento che può assicurare la copertura finanziaria di progetti innovativi. I quali altrimenti, forse, avrebbero difficoltà nel reperire le risorse necessarie per concretizzarsi, realizzando i primi passi, i prototipi, le pre-serie.
I lettori, i navigatori, vedono il progetto presentato online e decidono di puntare una piccola cifra per incoraggiarne la realizzazione pratica, la sua commercializzazione. In cambio di qualche beneficio, o dell’oggetto stesso.
Quasi tutto può essere finanziato dal pubblico attraverso Kickstarter, da una produzione teatrale a un nuovo smartwatch. Quando si avvia una campagna, il progettista specifica:
La ricompensa può essere qualsiasi cosa, da un semplice messaggio di ringraziamento su Twitter al ricevere il prodotto finale, fino a un posto in prima fila il giorno di lancio di un satellite in orbita.
Per presentare idee e progetti, è raccomandabile – se non decisivo – produrre un video efficace, una serie di materiali illustrativi ben realizzati e convincenti, un sito web funzionante, dando la sensazione di solidità e affidabilità.
Meccanismo centrale nel successo della piattaforma Kickstarter: i proprietari dei progetti non ricevono i soldi puntati se la campagna non raggiunge il suo obiettivo finanziario. Quindi, quella di commercializzare il progetto è una vera sfida. Moltissimi progetti falliscono. Ma alcuni realmente centrano il jackpot e vengono finanziati anche con milioni.
Per poter mettere su Kickstarter un progetto si deve essere credibili, titolati, e avere idee chiare e piani pronti e trasparenti, sia per l’industrializzazione, sia per la distribuzione.
Per postare un progetto si deve essere almeno diciottenni, con un regolare indirizzo di residenza, conto bancario, documento d’identità e carta di credito.
Da giugno 2015 è possibile postare progetti anche dall’Italia. Potrebbe essere terreno fertile, perché è da anni che in Italia nascono quattro startup al giorno. Ciò vuol dire che anche aziende, startup, professionisti, inventori e autori residenti in Italia possono proporre progetti e cercare crowdfounding con Kickstarter, mentre prima era necessario avere base negli Stati Uniti o Regno Unito. Oggi possono mettersi alla ricerca di finanziatori anche i cittadini residenti in Canada, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. Altro è il discorso per i “bakers” o finanziatori: un progetto può essere finanziato da qualunque parte del mondo.
Chiunque, ovunque, connesso a Internet, può finanziare ogni progetto. Non è possibile divenire azionisti dell’impresa o ricavarne un guadagno in denaro, ma solo supportare la realizzazione di un progetto. Le donazioni, cioè, non consentono agli investitori di ottenere alcuna forma di guadagno economico. Tutto ciò che si ottiene sarà una ricompensa commisurata al valore della donazione effettuata, un oggetto, un’esperienza unica nel suo genere, una lettera personale di ringraziamenti, magliette personalizzate, una cena con un progettista, il primo collaudo di un nuovo prodotto.
Dato che Kickstarter è una piattaforma di finanziamento per progetti innovativi in ambiti di business diversificati, si va dalla produzione di un cortometraggio all’incisione di un disco, dal finanziamento di una stampante 3D innovativa alla pubblicazione di un libro. All’ultimo festival dei film di Tribeca a New York c’erano 15 film finanziati da Kickstarter. Tutto ciò che riguarda l’arte, l’innovazione e la creatività trova spazio e, si spera, finanziatori pronti a investire. Dunque, anche moltissimi progetti, dai gadget alle costruzioni architettoniche, nel segno della sostenibilità sociale e ambientale.
I creatori del progetto scelgono una data di scadenza e un minimo di fondi da raggiungere. Su Kickstarter vige la regola del tutto o niente (all-or-nothing): i finanziamenti verranno erogati al progetto se e solo se questo riesce a raggiungere la cifra stabilita.Per il sistema noto come provision point mechanism, se il minimo prescelto non è raggiunto entro la scadenza, i fondi non vengono prelevati né spostati. I soldi tornano direttamente ai finanziatori. Questo, secondo i fondatori della piattaforma, protegge sia i creatori che il pubblico dei finanziatori: i primi non dovranno preoccuparsi di mettere in pratica comunque a tutti i costi il loro progetto con un budget minore del previsto, i secondi non avranno invece buttato al vento i loro soldi. Di contro, però, non è ancora a prova di bomba la garanzia del fatto che i progetti (anche quelli finanziati a pieno) siano portati a termine, o che i prodotti siano poi completamente in linea con quanto visto in fase progettuale e di raccolta fondi.
Il denaro impegnato dai donatori è raccolto tramite Amazon Payments. Kickstarter guadagna il cinque per cento dei fondi raccolti, e Amazon addebita un ulteriore tre-cinque per cento del totale. A differenza di altre piattaforme per la raccolta fondi o l’investimento, Kickstarter non reclama alcun diritto di proprietà sui progetti e sulle opere prodotte. Dopo che il finanziamento è stato completato o che la campagna è scaduta, i progetti e i contenuti caricati non possono essere modificati o rimossi dal sito.
Dato che il campo d’azione dei progetti Kickstarter è l’innovazione, tutto ciò che è folgorante, promettente e interessante, l’idea che innova il proprio settore o che risolve problemi diffusi, ha più chance di essere sostenuta e incoraggiata. E molte sono le idee riguardanti il verde, la difesa degli animali e dell’ambiente, il sollievo a situazioni sociali negative.
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