
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
L’azienda californiana, in collaborazione con il produttore di bio-gomme Yulex, ha realizzato la muta da surf più ecologica sul mercato.
La filosofia di Patagonia prevede che “tutte le decisioni della società devono essere prese tenendo presente il contesto di crisi ambientale e perciò i nostri sforzi devono essere volti a non causare danni e dove possibile le nostre azioni devono contribuire a ridurre il problema”, ha dichiarato il fondatore dell’azienda, Yvon Chouinard.
Seguendo questo principio Patagonia ha iniziato a collaborare con Yulex, un’azienda americana che produce bio-gomme a base vegetale, e ha prodotto la muta da surf più sostenibile in commercio. Le mute sono solitamente realizzate con il neoprene, una gomma sintetica elastica e resistente, ricavata dalla lavorazione del petrolio. Questo materiale ha un impatto ambientale significativo, Patagonia ha quindi iniziato la ricerca di materiali alternativi e più sostenibili.
https://www.youtube.com/watch?v=lRLL3W3lRdk
La soluzione era nascosta nel guayule (Parthenium argentatum), un piccolo arbusto che cresce spontaneo nei territori desertici del sud-ovest degli Stati Uniti. Utilizzando questa pianta Patagonia ha sviluppato insieme a Yulex un’alternativa naturale al neoprene, ricavando una gomma che garantisce performance all’altezza dei materiali sintetici.
La nuova muta è stata messa in commercio nel 2014, con il goliardico slogan “Abbiamo l’erba migliore sulla piazza (e la condividiamo volentieri)”. A San Sebastian, in occasione del Surfilm Festibal, festival cinematografico incentrato sul surf svoltosi dal 24 al 28 giugno, presso il negozio di Patagonia, si è parlato anche di mute.
“Attualmente le mute realizzate con Yulex sono composte al 60 per cento dal materiale ricavato dal guayule, mescolate con il 40 per cento di neoprene tradizionale Jersey – ha spiegato Jason McCaffrey, direttore della sezione surf di Patagonia. – Stiamo lavorando ad una muta realizzata con l’85 per cento di materiale naturale, l’obiettivo per il futuro è ottenere una formula che sia totalmente ricavata dalla pianta, ma per il momento questo nuovo materiale è già un gran passo avanti rispetto al passato”.
Le mute di Patagonia sono al momento le più ecologiche disponibili sul mercato, ma altri brand potrebbero abbracciare questa causa. L’azienda californiana ha infatti reso disponibile alle altre aziende la nuova bio-gomma brevettata, “perché quando aumentano i volumi, i prezzi scendono, e quando un numero maggiore di surfer può scegliere mute che comportano un minor danno per l’ambiente – si legge in una nota della società – tutti ci guadagniamo”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.
Combattimenti tra animali, caccia al trofeo e allevamento in gabbia: nessuno degli emendamenti che avrebbero contrastato queste pratiche è stato approvato dalla maggioranza di Governo in Parlamento.