
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
Sono ancora in gran parte sconosciuti i danni che il fracking provoca alla fauna selvatica. Un nuovo studio prova a colmare queste lacune.
Il fracking, in italiano fratturazione idraulica, è una tecnica utilizzata per estrarre gas naturale e petrolio dalle rocce presenti nel sottosuolo, utilizzando un getto ad alta pressione di acqua mista a sabbia e altri prodotti chimici per provocare l’emersione in superfice del gas. Questa pratica è stata adottata dagli Stati Uniti da oltre un decennio, nonostante ciò sono ancora largamente sconosciuti gli effetti che questa provoca sull’ambiente e sulla fauna selvatica.
Proprio per sopperire a questa carenza di informazioni alcuni ricercatori dell’Università del Wisconsin stanno conducendo uno studio per comprendere l’impatto ambientale che l’estrazione di gas può avere negli Stati Uniti e in Canada. “Sappiamo che il suolo viene contaminato sia in superficie che in profondità da sostanze chimiche – ha dichiarato Sara Souther, uno degli autori della ricerca – ma non conosciamo le conseguenze visto che finora non sono stati raccolti dati sull’impatto che possono avere sull’acqua, l’aria, la terra o la fauna selvatica”.
Fuoriuscite, incidenti, perdite e lo scarico di acque reflue tossiche nei corsi d’acqua rappresentano problemi tutt’altro che infrequenti, ma nessuno ne conosce con precisione l’entità. Molti stati non chiedono neppure alle società di perforazione di segnalare gli sversamenti “minori” o gli incidenti. Le società che si occupano di fracking hanno sostenuto a lungo che non vi è alcuna prova della contaminazione dell’acqua. E in effetti queste prove non ci sono, ma solo perché finora non sono state effettuate analisi nelle zone perforate.
Il problema della contaminazione dell’acqua rappresenta il pericolo maggiore, al quale si aggiungono l’inquinamento atmosferico e acustico e la frammentazione degli habitat. “Le informazioni a disposizione sono troppo scarne per elaborare un quadro realistico sull’impatto che il fracking ha sull’ambiente e sulla biodiversità”, ha affermato Sara Souther. L’industria del fracking gode inoltre dell’esenzione dal Safe Drinking Water Act, emendamento che regola l’utilizzo dei bacini idrici negli Stati Uniti, ogni singolo stato deve gestire i controlli sui propri pozzi. Ciò significa che l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente non disciplina l’iniezione delle sostanze chimiche nei pozzi. Secondo la ricerca due terzi dei pozzi esaminati dagli studiosi hanno impiegato almeno una sostanza chimica proibita.
L’Appalachia, una delle zone maggiormente sfruttate per l’estrazione di gas, ospita le foreste temperate con la maggior concentrazione di biodiversità del mondo. Con il fracking si è ottenuto il 39 per cento di tutto il gas naturale prodotto lo scorso anno negli Stati Uniti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.
Combattimenti tra animali, caccia al trofeo e allevamento in gabbia: nessuno degli emendamenti che avrebbero contrastato queste pratiche è stato approvato dalla maggioranza di Governo in Parlamento.
Mentre l’Europa prende tempo per stringere i controlli contro il commercio illegale di legno, Albania, Bosnia e Macedonia del Nord provano a cogliere l’opportunità per fare passi avanti.
Un’immersione a oltre 5.000 metri di profondità ha svelato un fondale pieno di plastica e rifiuti: la Calypso deep, nel cuore del Mediterraneo, si conferma uno dei luoghi più inquinati degli abissi marini.