Se trovi un uccellino caduto dal nido non raccoglierlo, la mamma veglia su di lui
La Lipu consiglia di lasciare al loro posto i nidiacei, a meno che non siano presenti pericoli immediati.
Con l’arrivo della primavera è possibile trovare per terra uccelli ancora giovani e non in grado di volare (chiamati nidiacei o pulli). Molte persone giudicherebbero questi piccoli pennuti in difficoltà e, animate da nobili intenzioni, raccoglierebbero l’animale per prestargli soccorso e tentare di allevarlo in casa. Nella maggior parte dei casi però questa scelta si rivela sbagliata e dannosa per l’uccellino raccolto.
Se raccolto l’uccellino potrebbe sviluppare il fenomeno dell’imprinting nei confronti dell’umano, pregiudicandone così il futuro
Molti uccelli infatti abbandonano spontaneamente il nido quando ancora non hanno perfezionato la tecnica di volo, questo non significa però che siano in balia di loro stessi, i genitori continuano a vegliare sui pulcini e ad alimentarli. Raccogliere un nidiaceo significa quindi sottrarlo alle cure dei genitori, sicuramente le migliori possibili per l’uccellino, si rischia inoltre di abituare eccessivamente l’animale alla presenza dell’uomo rischiando di compromettere poi il successo della sua reintroduzione in natura.
Gran parte dei nidiacei non cade dal nido ma lo abbandona spontaneamente, le civette sono tra questi
La Lipuspiega che bisogna valutare la situazione: se l’uccellino è ferito o in pericolo (per la prossimità di una strada o di un predatore) è necessario l’intervento dell’uomo, se invece non è presente un pericolo reale l’animale deve essere lasciato dov’è, anche se incapace di volare.
I rondoni vivono l’intero ciclo vitale in volo, si posano solo nei nidi per deporre le uova
Un discorso a parte va fatto per i rondoni, precisa la Lipu, questi uccelli infatti non abbandonano il nido fino a che non sono completamente autosufficienti. Questi animali, nati per vivere la maggior parte dell’esistenza in volo, durante l’infanzia non sono in grado né di camminare né di volare e alimentarsi. Si consiglia dunque di raccogliere il rondone (mettendolo possibilmente in una scatola di cartone con dei fori per l’areazione e dei fogli di giornale sul fondo) e di contattare il prima possibile il Centro di recupero più vicino. La legge vieta inoltre la detenzione di tutta la fauna selvatica, entro 24 ore l’animale deve essere consegnato ad un ente competente.
È una storia che si ripete ogni anno. Solo che stavolta i volontari della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) sono riusciti a rovinare, almeno in parte, i piani ai bracconieri. Grazie anche all’ausilio dei droni, impiegati per setacciare una delle aree più calde del bracconaggio in Italia, il basso Sulcis in provincia di Cagliari. I
In un’epoca in cui consapevolezze e dati non mancano gli allevamenti intensivi continuano ad aprire, come nel caso del maxiallevamento di galline ovaiole ad Arborio. A spese di ambiente, persone e animali.
L’azione della Lipu e di tanti ambientalisti e animalisti, le 65mila adesioni sulla petizione in corso su Change.org hanno ottenuto una prima vittoria contro l’estremismo venatorio. Ora si attende la conferma da parte del Senato per chiudere con i richiami vivi, una tortura indegna per un paese civile. La Camera dei deputati, infatti, ha
In questa stagione è possibile trovare dei rondoni a terra, significa che sono in pericolo perché questi animali non si posano mai al suolo. La Lipu spiega come aiutarli.