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L’Italia tra vigne e cantine
Andar per vigne e cantine in periodo di vendemmia è un altro modo per scoprire l’Italia, i suoi paesaggi, le sue tipicità, così diverse da un territorio all’altro: ecco quattro itinerari dalla Lombardia alla Puglia, dal Veneto alla Toscana per degustare la bellezza.
Con l’estate agli sgoccioli e l’autunno alle porte, non c’è miglior momento per scoprire le strade del vino. La vendemmia è iniziata, mentre l’Italia si fa percorrere attraverso i suoi vigneti, il colore dei grappoli maturi tra le foglie di vite, il profumo degli acini pestati. Da Nord a Sud, ogni territorio nasconde storie e paesaggi diversi a cui corrispondono vini diversi e differenti metodi di produzione. Luoghi immersi nella natura, ampie distese di filari e colline dove regna il silenzio dell’attesa e di un lavoro meticoloso. Attraversarlo richiede un andamento lento e rispetto per l’ambiente, quindi un mezzo dalla guida confortevole e a basse emissioni. Da lasciare quando si ha voglia di proseguire a piedi o in bicicletta (e di brindare). Da riprendere poi fino alla tappa successiva, rigorosamente con un amico astemio alla guida.
INSEGUENDO LE BOLLICINE IN FRANCIACORTA
La Strada del Franciacorta si sviluppa per 80 chilometri tra Brescia e il lago d’Iseo: è qui che si produce il celebre spumante metodo classico. Tutto iniziò, si racconta alla cantina Berlucchi, nel 1955, quando l’enologo Franco Ziliani, rivolgendosi al conte Guido Berlucchi, disse: “E se facessimo anche noi uno spumante alla maniera dei francesi?”. Il territorio si può attraversare in auto da cantina a cantina (un centinaio le aziende attive), oppure in bici (sono cinque i percorsi cicloturistici che portano a scoprire il satèn, il brut, il pas dosé, il rosé, l’extra brut) o ancora a piedi con itinerari di trekking e nordic walking tra vigneti, torrenti e le sponde del lago. Oltre ad esplorare i segreti dello spumante, il territorio è artisticamente ricco: dal convento dell’Annunciata sul Monte Orfano al castello di Bornato all’abbazia di San Nicola a Rodengo Saiano. E se preferite la natura, la riserva delle Torbiere del Sebino (così è anche chiamato il lago d’Iseo) è il paesaggio ideale in cui immergersi.
CONEGLIANO E VALDOBBIADENE “CAPITALI” DEL PROSECCO
Tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene la Strada del Prosecco è la più antica d’Italia ed è lunga 120 chilometri. Diverse sono le possibilità di percorrerla: un itinerario porta alla scoperta dell’antico Feudo dei Signori di Collalto, tra il castello omonimo risalente al 1110 e quello di Susegana del XIV secolo; un altro svela il Torchiato di Fregona Docg, un vino passito da meditazione, un altro ancora, se volete rimanere sul classico, è quello che vi porta da Conegliano a Valdobbiadene tra punti panoramici, ville antiche (come Villa Sandi del ‘600, in stile palladiano, dove ha sede l’omonima azienda e dove si possono visitare la residenza e le cantine) mulini ad acqua ancora funzionanti, torri medievali e chiesette, senza tralasciare una tappa nelle terre “d’oro” del pregiato Cartizze.
PUGLIA, IL VINO DEI TRULLI
È tra case bianche, trulli, masserie, che si produce il vino in Valle d’Itria. Il territorio è una distesa di vigneti, oltre che di uliveti e querceti, separati da muretti a secco. La Strada del vino Doc Locorotondo e Martina Franca (da cui prendono il nome i due vini) si snoda nella Murgia Orientale. Se a Locorotondo è il punto privilegiato per godere del panorama dei vigneti e perdersi tra le stradine in pietra, a Martina Franca si apprezza il centro barocco con i palazzi nobiliari. Fatevi guidare dal bianco purissimo dove il sole si riflette per trovare il borgo di Ostuni che culmina con la cattedrale e quello unico di Alberobello, paese dei trulli (cercate la Casa d’ Amore o il Trullo Sovrano a due piani o ancora la chiesa di sant’Antonio anch’essa a forma di trullo), nonché patrimonio Unesco.
IL VINO NOBILE DELLA TOSCANA
La Strada del Vino Nobile (di cui si ha traccia dal 970) è un susseguirsi di colline, cipressi, antichi casali, nelle campagna di Montepulciano e della Valdichiana Senese. Alle degustazioni in calice si affianca quella di altri numerosi prodotti tipici di questa terra, dai formaggi all’olio. Se Montepulciano è ricchissima di palazzi rinascimentali e chiese, i dintorni sono altrettanto interessanti. Da Bagno Vignoni a San Casciano, terme e piscine sono presenti dall’epoca etrusca, nella natura che circonda il lago di Montepulciano trova sede un’Oasi Lipu, paesini e borghi come Pienza e San Quirico d’Orcia si rivelano tra storia, artigianato e produzioni gastronomiche. Per tutto il mese di settembre “I mercoledì del Nobile”, sono l’appuntamento settimanale per incontrare i produttori del territorio e degustare le specialità locali tra poderi, cantine e ristoranti.
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