
Durante un convegno organizzato da CapBus Service e InGenio a Prato, si è parlato di sicurezza nella mobilità del futuro e nell’elettrificazione dei trasporti.
È una gigantesca isola pedonale il regalo di Madrid ai propri abitanti in occasione delle feste natalizie. Per nove giorni, il centro della capitale spagnola è chiuso al traffico privato, trasformando di fatto il cuore della città in una ZTL. Un provvedimento duramente contestato da commercianti, ristoratori e albergatori, ma che ha sinora portato, secondo
È una gigantesca isola pedonale il regalo di Madrid ai propri abitanti in occasione delle feste natalizie. Per nove giorni, il centro della capitale spagnola è chiuso al traffico privato, trasformando di fatto il cuore della città in una ZTL. Un provvedimento duramente contestato da commercianti, ristoratori e albergatori, ma che ha sinora portato, secondo i dati diffusi dalla Comunidad de Madrid, a un abbattimento del 32 per cento delle polveri sottili.
L’area interessata dal blocco della circolazione coinvolge la Gran Via, l’arteria principale che attraversa il centro di Madrid, e le strade ad alta percorrenza limitrofe come la Calle de Atocha e la Calle Mayor, creando una vastissima zona a traffico limitato, dove solo i mezzi pubblici e i residenti possono circolare purché a bassa velocità, vale a dire senza superare i 30 km/h. Una disposizione, quest’ultima, volta a contenere ulteriormente le emissioni inquinanti ed evitare pericoli per i pedoni. L’iniziativa, fortemente sostenuta dal sindaco Manuela Carmena, eletta con Podemos – partito politico spagnolo di sinistra, di area socialista democratica – costituisce il piano anti traffico più radicale mai attuato in Europa, specie perché realizzato durante le celebrazioni nazionali del Giorno della Costituzione (6 dicembre) e dell’Immacolata (8 dicembre), oltre che durante le festività natalizie, classico appuntamento dello shopping madrileno.
Il drastico piano anti traffico di Madrid non è che la conseguenza di anni d’esuberi nelle emissioni di polveri sottili dovuti non solo al congestionamento veicolare del centro, ma anche alla particolare posizione della città che, sorgendo su di un altopiano a circa 650 metri di altitudine, soffre di un “effetto cappello” da parte dello smog, gergalmente denominato “La Boina”. L’amministrazione comunale ha pertanto deciso che le misure straordinarie adottate durante il mese di dicembre diverranno strutturali, così da essere replicate con cadenza fissa e, in ogni caso, da venire applicate ogni qualvolta le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria ravvisino l’intensificarsi dello smog.
La lotta al traffico da parte della città di Madrid non si limita ai divieti temporanei di circolazione, dato che è allo studio una drastica limitazione delle piazzole di sosta in centro, così da incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, e al tempo stesso è prevista entro l’estate del prossimo anno una riduzione delle corsie della Gran Via, l’arteria che solca il centro della capitale spagnola. Al contempo, nuovi parcheggi d’interscambio sorgeranno ai margini della “zona pedonale”, così da agevolare l’accesso senza vetture al cuore della città. La guerra al traffico è iniziata e Madrid sembra seriamente intenzionata a vincerla.
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