
Addio a Giorgio Napolitano: fu il primo presidente della Repubblica ex comunista e a essere rieletto. Un uomo che ha accompagnato la storia italiana.
Giornata drammatica nel Mediterraneo: almeno 70 migranti sono morti in un naufragio in acque tunisine, e si cerca un altro barcone che aveva chiesto aiuto. Sbarcata a Lampedusa la Mare Jonio con 30 persone: sequestrata la nave.
Almeno 70 migranti sono annegati oggi in un naufragio al largo della costa di Sfax, nelle acque territoriali della Tunisia. A dare per prima l’allarme era stata Alarm phone, una organizzazione di attivisti europei e nordafricani che ha creato una linea telefonica diretta per rifugiati in difficoltà nelle acque del Mar Mediterraneo.
At least 70 #migrants drowned today off the coast of #Sfax/#Tunisia in a shipwreck . The boat most probably departed from Libya and the number of deaths could rise. Rescue operation is still ongoing. 16 people were rescued by fishermen.https://t.co/RpGgITHRuA
— Alarm Phone (@alarm_phone) 10 maggio 2019
Alarm Phone spiega che la barca, partita probabilmente dalla Libia, si è capovolta ed è stata soccorsa da un peschereccio tunisino, che è riuscito a mettere in salvo 16 persone: pochi ancora i corpi recuperati, ma secondo le testimonianze dei superstiti, sentiti dal quotidiano tunisino Al Chourouk, le vittime dovrebbero essere almeno una settantina.
Più di 100 vite a rischio, incl. 24 donne e 8 bambini! Abbiamo ricevuto una chiamata stamattina da una barca partita dalla #Libia. Comunicazione difficile per segnale debole. Abbiamo chiamato @guardiacostiera appena abbiamo ottenuto posizione GPS. La c.d. GC Libica non risponde. — Alarm Phone (@alarm_phone) 10 maggio 2019
La stessa Alarm Phone tra l’altro aveva comunicato sempre stamattina di aver ricevuto una chiamata da una barca partita dalla Libia e con a bordo più di 100 persone tra cui 24 donne e 8 bambini, e di aver chiamato la Guardia costiera italiana e quella libica, la quale però inizialmente non aveva risposto: la Guardia costiera italiana ha quindi fatto sapere di aver informato i libici, ma attualmente, fanno sapere da Alarm Phone, “le comunicazioni con l’imbarcazione si sono perse e stiamo ancora cercando di avere ulteriori informazioni”.
Nel frattempo è sbarcata a Lampedusa la nave Mare Jonio di Mediterranea saving humans, scortata da una motovedetta della Guardia di Finanza, per completare le operazioni di salvataggio con lo sbarco dei 30 naufraghi recuperati ieri nel Mediterraneo, mentre il ministero dell’Interno annunciava il sequestro dell’imbarcazione e la Procura di Agrigento apriva un’indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La stessa Alarm phone ha manifestato la propria solidarietà nei confronti dello staff della Mare Jonio: “Dopo quello che è successo oggi, vogliamo sottolineare quanto sia diventato pericoloso attraversare il Mediterraneo con la nuova politica dei porti chiusi, con così poche navi di Ong in mare a cercare di salvare vite umane”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Addio a Giorgio Napolitano: fu il primo presidente della Repubblica ex comunista e a essere rieletto. Un uomo che ha accompagnato la storia italiana.
Profilazione razziale, razzismo e forze dell’ordine. Il Comitato Onu per l’eliminazione della discriminazione razziale ci ha lanciato un avvertimento chiaro.
L’ennesima strage nelle acque del Mediterraneo: nel weekend sono morti circa 170 migranti a a seguito di due naufragi.
Le nuove norme anti-immigrazione dopo il caos di Lampedusa: nuovi centri per i rimpatri (Cpr) e detenzione prolungata fino a 18 mesi. Anche per i richiedenti asilo.
L’ex premier Giuliano Amato ha rilanciato l’ipotesi del missile come causa della strage di Ustica: ma esistono elementi nuovi per arrivare alla verità?
Fila di barche in attesa di sbarcare a Lampedusa, oltre cinquemila migranti in un giorno, hotspot al collasso. È il tracollo della politica migratoria italiana?
Il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro è ricoverato nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove le sue condizioni di salute stanno peggiorando.
Don Pino Puglisi fu ammazzato dalla mafia il 15 settembre 1993. Con la sua parrocchia e il suo coraggio offrì a Palermo un’alternativa. Questa è la sua storia.
Una buona notizia dal parco d’Abruzzo: i cuccioli di Amarena, l’orsa uccisa a fucilate, sono di nuovo insieme e mangiano da soli. Ma i pericoli restano.