Il 90% degli italiani si sente “costretto” a usare l’auto a causa del trasporto pubblico poco efficiente e di una cattiva pianificazione urbanistica.
La Francia sperimenta l’autovelox contro l’inquinamento acustico
L’autovelox del suono entrerà in vigore nel 2023 nella città metropolitana di Parigi e nella sua regione: per gli indisciplinati una multa di 135 euro.
Un autovelox del suono contro i rumori molesti generati dalle auto e dalle moto. La Francia è pronta a introdurlo al termine di un periodo di sperimentazione previsto dal nuovo Codice della strada, emanato tre anni fa. L’idea alla base della misura è che gli effetti della mobilità sulla qualità della vita dei cittadini siano legati, oltre alla sicurezza e alla qualità dell’aria, anche all’inquinamento acustico. E così sulle strade appariranno presto gli “autorumox” – così li ha ribattezzati la stampa d’oltralpe – che multeranno gli utenti della strada non per eccesso di velocità, ma in base al livello di inquinamento acustico.
Gli autovelox del suono potranno essere applicati anche in altri ambiti
“I rumori riducono la speranza di vita dei parigini di nove mesi”, ha spiegato David Belliard, vicesindaco della città, riferendosi alle ricerche condotte dall’agenzia regionale della salute e da Bruitparif, che si sta occupando della sperimentazione del nuovo sistema; grazie ai sensori brevettati dal centro di valutazione del rumore ambientale, è possibile misurare i decibel e visualizzare la traccia sonora generata dai veicoli di passaggio. Si partirà nel 2023 proprio dalla città metropolitana di Parigi e dalla Île-de-France, la regione storico-amministrativa che la circonda.
Per gli automobilisti e i motociclisti più indisciplinati è prevista una multa di 135 euro. E il campo di azione di questi sensori potrebbe presto allargarsi ben oltre il settore della mobilità: la sperimentazione è stata infatti avviata anche su cantieri, aeroporti e nelle zone della movida. Concepiti con l’idea di regolare il traffico cittadino, gli “autorumox” sono in grado di intercettare anche i rumori molesti di un locale notturno, di aereo che vola troppo basso o di un gruppo di operai al lavoro.
In Italia la questione è regolata dall’articolo 155 del Codice della strada
Parigi sarà insomma la prima capitale al mondo a erogare multe per rumori eccessivi dovuti al traffico urbano. Almeno con la modalità dell’autovelox del suono, perché in realtà multe analoghe sono previste anche in Italia, dove vengono elevate in rarissimi casi. A regolare la questione è l’articolo 155 del Codice della strada, che prevede una sanzione amministrativa compresa tra 42 e 173 euro per rumori molesti legati al modo di condurre i veicoli, alle autoradio e persino ai dispositivi antifurto.
Un recente studio condotto in Danimarca ha dimostrato che chi vive nei pressi di strade o ferrovie trafficate ha più probabilità di andare incontro a demenza, un’alterazione delle funzioni cognitive che si traduce, nella maggior parte dei casi, nel morbo di Alzheimer. Al momento non ci sono conferme sull’eventuale introduzione degli autovelox del suono anche in altre nazioni europee, a partire dall’Italia. Di certo, nel nostro paese potrebbero contribuire all’applicazione sistematica dell’articolo 155 del Codice della strada.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con il debutto della suv iX2 procede la transizione del gruppo Bmw. In crescita il mercato delle elettriche col “15% delle vendite totali”. Annunciati 15 nuovi modelli a “zero” emissioni nel 2024.
Pratiche, spaziose, quasi mai belle: dopo i successi degli anni ’90 le monovolume sono al tramonto, rimpiazzate da suv e crossover. Meglio se elettrici, come la nuova Renault Scenic.
Dopo l’annuncio il dicembre scorso, l’elettrica E-3008 adesso è disponibile nelle concessionarie; dall’accesso agli incentivi all’autonomia reale, fino alla forte attenzione al comfort, vi raccontiamo tutto nella nostra prova.
La Lombardia prima regione per colonnine, la Campania registra il maggiore incremento. Il nostro paese non sfigura nel confronto con le nazioni europee.
Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
Icona pop degli anni Settanta, oggi debutta ufficialmente l’elettrica Renault 5 E-Tech. Ripercorriamo con le immagini la storia della city car francese, nuovo simbolo della transizione elettrica del marchio.
La grande sfida dell’auto elettrica è quella dell’accessibilità, giocata sui valori della leggerezza e dell’efficienza; fra gli esempi virtuosi più recenti, la nuova Dacia Spring electric.
Le auto elettriche in Italia sono troppo grandi e costose. Dalla primavera sono attesi però modelli più compatti e accessibili, come la Citroën e-C3.