Il governatore Cuomo sblocca 1,1 miliardi di investimenti per progetti su larga scala a favore delle rinnovabili. L’obiettivo è di coprire la metà della produzione energetica con fonti di energia rinnovabile.
Entro il 2030 metà dell’energia dello Stato di New York proverrà da fonti rinnovabili, grazie ad un investimento di 1,4 miliardi di dollari su progetti a larga scala, tra cui 22 nuovi impianti solari che una volta completati genereranno 3mila gigawattora di elettricità l’anno, abbastanza per alimentare 430mila abitazioni. È questo l’annuncio fatto dal governatore Andrew M. Cuomo, durante un evento tenutosi all’università statale di New York. Ma c’è di più. Con al fianco Al Gore, ha lanciato un chiaro messaggio all’amministrazione Trump: nessuna esplorazione petrolifere off-shore.
“Invece di proteggere le nostre acque da un’altra fuoriuscita di petrolio, come quella che ha devastato il Golfo, questo nuovo piano federale aumenta solo le probabilità di un altro disastro simile”, ha detto il governatore Cuomo. “Questo è un totale disprezzo per la scienza, la realtà, e la storia, una volontà che sfida tutto quello che sappiamo oggi. Noi crediamo che il futuro sia un’economia ad energia pulita e che New York stia guidando un contro-movimento a ciò che questa amministrazione sta facendo per l’ambiente”.
Trump vuole le trivelle, New York e gli altri no
È un susseguirsi di prese di posizione, quelle che giungono dagli Stati Uniti. Dopo il blocco da parte della California del progetto di ricerca e perforazione petrolifera voluta dall’attuale amministrazione, anche New York dice no. Lo scorso gennaio 2018 infatti, il governo federale ha presentato un programma che prevede nuove concessioni petrolifere che riguarderebbero il 90 per cento delle acque territoriali. Nel piano ci sarebbero anche due aree a nord dell’Atlantico e all’interno delle acque dello Stato dove sorge una delle più grandi e popolose metropoli del pianeta.
New York non solo solare. Arriva l’eolico offshore
Ma nei piani di Cuomo non ci sono solo grandi impianti fotovoltaici. In cantiere ci sono tre parchi eolici offshore di cui uno attrezzato con un sistema di accumulo, il primo del genere realizzato nello Stato di New York. Mentre è di pochi giorni fa la notizia del completamento del più grande parco solare della nazione americana che darà energia a centinaia di famiglie e piccole imprese. Un’impennata di installazioni che secondo lo stesso Cuomo è cresciuta di un migliaio di volte dal 2011 ad oggi, favorendo investimenti per 2,3 miliardi di euro e dando lavoro a più di 12mila persone.
In un momento in cui la transizione energetica sta accelerando e le energie rinnovabili sono in crescita, la produzione di petrolio negli Stati Uniti non si ferma.
Tra gennaio e giugno in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha segnato un +27,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Un gruppo di associazioni chiede a Eni di sospendere il contratto con chi occupa i Territori palestinesi. E il governo della Colombia ha fermato l’invio di carbone.
Tra i sistemi di accumulo di energia, la batteria agli ioni di litio è sicuramente la tecnologia con più mercato. Ma altre formule più efficienti si stanno lentamente affermando.
L’1 luglio il governo ha consegnato il nuovo Piano nazionale integrato energia e clima. Purtroppo però non rappresenta la realtà che servirebbe all’Italia.
Secondo i dati dell’Energy Institute, quello passato è stato l’anno che ha “bruciato” più energia di sempre: crescono sia il fossile che le rinnovabili.