
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
La decisione è stata presa dal presidente Ortega per restare vicino ai Paesi più vulnerabili all’impatto dei disastri naturali.
Anche il Nicaragua entra nell’Accordo di Parigi sul clima, già ratificato da 166 Paesi su 197 ed entrato in vigore il quattro novembre del 2016. Lo ha annunciato alle Nazioni Unite (Onu) il presidente del Paese centroamericano, Daniel Ortega, cambiando idea rispetto alla decisione presa nel 2015 che riteneva il trattato poco efficace.
#Clima: Il #Nicaragua firma il #ParisAgreement. USA sempre più soli https://t.co/upYTZBCnis pic.twitter.com/FXmhtpAiK7
— Rinnovabili.it (@rinnovabiliit) 21 settembre 2017
Il Nicaragua è il più grande Paese dell’America centrale, ma circa la metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Nel 2015 il governo di Managua, la capitale, ha deciso di non aderire all’Accordo di Parigi, sottoscritto dai Paesi che hanno partecipato alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite, Cop 21. Il presidente Ortega, infatti, riteneva che i vincoli imposti dal trattato fossero insufficienti, soprattutto per i Paesi sviluppati.
Ora il Nicaragua fa un’inversione di rotta ed entra nell’Accordo di Parigi, il cui obiettivo è quello di limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei due gradi centigradi e di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. “Dobbiamo essere solidali con i molti Paesi che sono già le prime vittime e che continueranno a soffrire l’impatto di questi disastri: l’Africa, l’Asia, l’America Latina e i Caraibi, che si trovano in zone altamente vulnerabili”, ha dichiarato Ortega al periodico centroamericano El Nuevo Diario.
In seguito alla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di voler uscire dal trattato, a questo punto sono solo Washington e la Siria a restare fuori dall’Accordo di Parigi. È un gesto incoraggiante che il Nicaragua abbia deciso di entrare a farne parte in vista della conferenza sul clima Cop 23 che si tiene a Bonn, in Germania, dal 6 al 17 novembre.
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