La guida semi autonoma debutta in Giappone con Nissan ProPilot

Le case costruttrici non sono ancora approdate alla guida autonoma al 100 per cento, ma si stanno avvicinando a grandi passi all’obbiettivo di un’auto ecologica in grado di gestirsi da sola e d’interagire tanto con gli altri veicoli quanto con le infrastrutture. Dopo i primi prototipi, e le inevitabili problematiche connesse allo sviluppo di una

Le case costruttrici non sono ancora approdate alla guida autonoma al 100 per cento, ma si stanno avvicinando a grandi passi all’obbiettivo di un’auto ecologica in grado di gestirsi da sola e d’interagire tanto con gli altri veicoli quanto con le infrastrutture. Dopo i primi prototipi, e le inevitabili problematiche connesse allo sviluppo di una tecnologia rivoluzionaria che non prevede alcun intervento del guidatore, debuttano sul mercato le prime soluzioni intermedie, vale a dire sistemi che gestiscono il veicolo parzialmente, con l’uomo vigile e chiamato a intervenire solo nelle situazioni critiche.

 

Nissan Serena_008
La monovolume Nissan Serena sHybrid è il primo veicolo giapponese a guida semi autonoma

ProPilot al debutto con una monovolume ibrida

Dopo i costruttori americani e tedeschi, all’avanguardia nel settore, anche il Giappone conosce la guida semi autonoma grazie al sistema ProPilot di Nissan, al debutto sul mercato nipponico a fine agosto in abbinamento alla monovolume Serena in configurazione ibrida. Primo passo della casa di Yokohama sul fronte dell’assistenza avanzata, ProPilot nasce per la marcia in autostrada o in colonna all’interno di una singola corsia ed è in grado di gestire autonomamente lo sterzo – anche in curva – l’acceleratore e i freni, mantenendo la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono e, conseguentemente, riducendo l’affaticamento del conducente nei lunghi viaggi.

https://youtu.be/rnke9JkPfUI

Mani sul volante anche con la guida semi autonoma

ProPilot si basa sull’interazione tra una telecamera frontale, un cruise control – il sistema incaricato di mantenere la velocità di crociera prescelta dal guidatore – e un software di elaborazione delle immagini, così che la vettura “legga” tridimensionalmente la posizione degli altri veicoli e la segnaletica orizzontale, mantenendosi al centro della corsia e gestendo le distanze. Il sistema, attivabile mediante un interruttore collocato sullo sterzo, è operativo sino a 100 km/h e in grado di arrestare completamente il veicolo qualora necessario. Per la successiva ripartenza è necessario l’intervento del conducente. Analogamente alla tecnologia Autopilot dell’americana Tesla, il guidatore deve sempre mantenere le mani sul volante; in caso contrario viene emesso un avviso e successivamente disattivata la guida semiautonoma che, in ogni caso, non trova applicazione in assenza della segnaletica orizzontale.

Tre step evolutivi entro il 2020

Sviluppato per le condizioni di traffico del Giappone, ProPilot sarà progressivamente adattato alle strade europee. Destinato a vivere tre step evolutivi, nel 2017 debutterà a bordo della nuova crossover Qashqai, best seller della categoria in Italia, nel 2018 verrà corredato del cambio di corsia automatico in autostrada, vale a dire la marcia su linee e traiettorie multiple – inclusi i sorpassi – e nel 2020 beneficerà della gestione autonoma degli incroci, dedicata alla marcia urbana. L’auto senza conducente, nei programmi dell’alleanza industriale Nissan/Renault, diventerà realtà nell’arco di quattro anni e verranno lanciati sul mercato almeno dieci nuovi modelli dotati di tale tecnologia. Un passo avanti epocale per la sicurezza stradale, dal momento che l’avvento della guida autonoma porterà a una sensibile riduzione degli incidenti stradali, specie dei sinistri mortali.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Auto a guida autonoma, il futuro è nella iper connettività

Parlare di guida autonoma significa analizzare il futuro e, al tempo stesso, occuparsi della tecnologia V2X, vale a dire della connettività tra veicoli e infrastrutture. Mai come nell’era della mobilità senza conducente, infatti, sarà determinante il costante scambio d’informazioni tra vetture e realtà circostante. Una condivisione basata sulla disponibilità di reti pubbliche e private per

Guida autonoma. Dalla primavera 2018 il suv Nissan Qashqai guiderà da solo

Da fuori è cambiato poco. Anche dentro non è certo una rivoluzione. Però è più comodo, silenzioso, rilassante. E sicuro. Insomma, per ora il nuovo Nissan Qashqai è “solo” migliorato, un “restyling”, come accade a tutte le auto quando si trovano a metà della loro vita. Ma la vera novità arriverà dalla prossima primavera, quando

Guida autonoma, ibrido ed elettrico nel futuro di Jaguar Land Rover

Il 2020 si avvicina. L’anno fatidico nel quale vedremo circolare le prime auto a guida integralmente autonoma è alle porte e le case costruttrici lavorano a pieno ritmo per affinare i software che gestiranno le vetture. Fra i costruttori impegnati in tal senso spicca il Gruppo Jaguar Land Rover, da tempo dedito alla causa della

La mobilità sostenibile, il nuovo orizzonte del gigante dell’auto Ford

La Ford, uno dei colossi del mondo dell’auto, svolta in ottica sostenibile. Il costruttore americano ridisegna la propria ossatura facendo della smart mobility, vale a dire la mobilità “intelligente” e a ridotto impatto ambientale, delle forme di trasporto alternative, in primis il car sharing e il ride sharing, e della guida autonoma i capisaldi del

L’auto connessa è il supereroe del futuro. Salva le vite e aiuta l’ambiente

Salva vite umane, scongiura gli incidenti, risolve i problemi e protegge l’ambiente. No, non è un nuovo supereroe. Più semplicemente, si tratta dell’auto connessa. Vale a dire la vettura del futuro, rigorosamente a propulsione elettrica, o in ogni caso sostenibile, e in perenne contatto sia con gli altri veicoli sia con le infrastrutture. Un singolo

Auto senza conducente, nel 2027 su strada grazie a Bosch e Mercedes

Negli ultimi anni, il termine guida autonoma è entrato prepotentemente nel vocabolario automobilistico. Svariati costruttori vantano già ora dei sistemi di assistenza al conducente definiti “autonomi”, ad esempio Tesla, Mercedes-Benz e Bmw, sebbene al guidatore sia richiesta una soglia di attenzione non inferiore al consueto e, soprattutto, l’uomo sia tuttora chiamato a intervenire nelle situazioni