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La pet therapy offre momenti di conforto e gioia ai pazienti attraverso l’interazione con animali, migliorando la qualità della vita.
Nuotare con il cane può essere prezioso per il suo benessere, la sua salute e il suo tempo libero. Consigli e avvertenze sul primo approccio con l’acqua e le strutture dove poter fare il bagno insieme.
Estate, tempo di vacanze con il nostro cane, di nuotate e tuffi in mare, torrenti, fiumi o piscine. Ma come si favorisce e insegna il primo approccio all’acqua al nostro amico a quattro zampe? E nuotare con il cane fa bene o ci sono delle controindicazioni di cui tener conto? “Fare il bagno con il proprio cane è un modo per relazionarsi ed entrare in sintonia“, spiega Stefania Marchitelli, terapeuta del comportamento animale. “L’interazione fra la bestiola e l’uomo che è necessaria per imparare a nuotare e avere i primi approcci con l’acqua, rafforza il legame e la fiducia oltre a rendere divertente ed educativa un’attività sportiva all’aria aperta”.
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Oltre a essere un’attività molto piacevole, il nuoto e il rapporto con l’acqua stimolano il nostro cane, rappresentando una novità in grado di attivare tutti i sensi più importanti, dall’olfatto al gusto e al tatto. “Non bisogna mai forzare il cane a entrare in acqua – continua Marchitelli –. In presenza di un torrente, di una piscina o del mare non obbligatelo mai a nuotare o a entrare in acqua con la forza. Potreste ottenere l’effetto opposto e far sì che il vostro amico a quattro zampe sviluppi una vera e propria idiosincrasia per l’acqua in generale”.
Se il cane dovesse essere titubante ma curioso, è basilare essere pronti a coinvolgerlo premiandolo e lodandolo non appena metterà le zampe anche dove è poco profondo. “In questo modo gli comunicherete che quello che sta facendo è una cosa positiva e divertente”, conclude la terapeuta. Una volta che l’animale si sarà immerso in acqua di sua volontà, iniziando a nuotare, è bene accompagnarlo e intervenire con una mano posta a sostegno del posteriore, aiutandolo a galleggiare e a trovare il giusto assetto.
Ormai le nostre spiagge sono spesso “dog friendly” ed è possibile trovare sia al lago che al mare spazi riservati a nuotate e tuffi insieme a loro. Ma anche vicino alle metropoli si possono individuare delle occasioni per potersi divertire con il cane in piscine o laghetti appositamente riservati.
Nei dintorni di Milano ci sono il Parco Acquaneva di Inzago, dove esiste una “doggy area” vicino al laghetto a disposizione di cani di ogni taglia, e nella piscina coperta di Felicemente Cane a Rozzano nuotate e tuffi sono concessi anche se fuori il tempo non è dei migliori. Un cenno anche all’Officina del Cane di Brugherio vicino a Monza e al Paladog di Cologno Monzese, vero e proprio tempio del divertimento a quattro zampe. Per i milanesi irriducibili rimane sempre il must dell’Idroscalo dove i cani sono ammessi tra piscine e ombrelloni a patto che siano tenuti al guinzaglio.
A Roma, al Villa Bau Village la piscina è decisamente grande e aperta davvero a tutti i cani, piccoli e grandi, senza esclusione di età. Un indirizzo da non dimenticare per chi è vicino a Napoli è quello dell’agriturismo del Parco naturale dei Fondi di Baia a Bacoli dove nello splendido scenario naturale si trova una piscina tutta dedicata ai quattrozampe completa di spazio per ombrelloni, ristoro, docce e tutto quello che si può desiderare per stare insieme in allegria.
Non dimentichiamo che ci sono delle avvertenze fondamentali perché i tuffi e le nuotate dei nostri cani si traducano in un avvenimento salutare e benefico sia per il corpo che per lo spirito. “Nuotare è utile al cane perché aumenta la resistenza fisica, migliora la circolazione sanguigna, e stimola le articolazioni senza sollecitarle troppo”, spiega la dottoressa Cinzia Cortellezzi, medico veterinario. “Non dimentichiamo, inoltre, che il nuoto è un’attività fisica poco traumatica a livello fisico”.
Se però i nostri amici soffrono di qualche patologia a livello osteoarticolare è sempre utile far presente la cosa al proprio veterinario curante. Per gli stati più gravi, infatti, si può intervenire efficacemente con terapie in acqua mirate e specifiche sotto controllo medico. Attenzione però anche ai soggetti con patologie di tipo cardiaco o respiratorio, per i quali l’attività va purtroppo limitata ed eseguita sempre sotto controllo del veterinario curante.
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Tutti i cani possono nuotare se vengono abituati in maniera corretta a farlo. “Ci sono razze naturalmente più predisposte come i retriever, gli spaniel o i terranova, e altre meno adatte come bassotti, carlini, bulldog o molossoidi in genere”, aggiunge Marchitelli. Rispetto ad altri sport il nuoto è un’attività sportiva ideale sia per i cuccioli che si stanno ancora sviluppando sia per gli adulti. Un’avvertenza per quel che riguarda i più piccoli: fino ai quaranta giorni niente acqua e durante la prima fase è sempre bene iniziare con una piccola piscina (come quelle per i bambini) in cui il cucciolo possa bagnarsi, rimanendo a galla da solo e poggiando le zampette sul fondo. Così sarà davvero puro divertimento!
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