Le industrie alimentari britanniche fanno un altro passo verso la sostenibilità

Presentati i nuovi obiettivi in materia di sostenibilità della Food and Drink Federation (FDF), ai quali aderiscono grandi imprese come Pepsi, McCain e Nestlé.

La Food and drink federation (Fdf), l’associazione che riunisce le industrie alimentari della Gran Bretagna, ha annunciato i nuovi obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2025.

Londra dal cielo
Visione aerea di Londra (Photo by George Rose/Getty Images)

Imprese contro i cambiamenti climatici

I nuovi obiettivi, fissati nel documento chiamato “Ambition 2025”, sono basati sul precedente documento pubblicato dalla Fdf intitolato “Five-Fold Environmental Ambition”, che prevedeva, tra le altre cose, di ridurre i consumi del 20 per cento entro il 2020. L’ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità delle aziende alimentari britanniche prevede include obiettivi legati ai cambiamenti climatici, agli scarti alimentari, agli imballaggi, all’acqua, ai trasporti, alle catene di fornitura e al capitale naturale. Il documento include inoltre case history che raccontano alcune delle pratiche più virtuose messe in atto dalle società che hanno aderito all’accordo volontario.

Scarti alimentari
La metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile (Photo by Universal Images Group via Getty Images)

L’adesione di grandi imprese

Le aziende che hanno sottoscritto il documento della Fdf rappresentano il 16 per cento di tutto il settore alimentare del Regno Unito e comprendono grandi aziende come Coca-Cola GB, Cadbury e McVitie’s. Tra le imprese virtuose segnalate dall’associazione in “Ambition 2025” figurano McCain Foods, Apetito, PepsiCo Regno Unito e Irlanda, Ivan Wood & Sons, Warburtons, Mondelez International e Nestlé.

Spezie confezionate
Il nuovo documento della Food and drink federation (Fdf) impone alle imprese che hanno aderito una riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi del 3,9% (Photo by Helen H. Richardson/The Denver Post via Getty Images)

I nuovi obiettivi

Gli obiettivi fissati comprendono una netta riduzione delle emissioni di CO2, pari al 55 per cento, entro il 2025 per contrastare i cambiamenti climatici, la minaccia forse più grande cui la nostra specie deve far fronte. Le aziende mirano inoltre a raggiungere il traguardo rifiuti zero, che prevede di non inviare più in discarica gli scarti alimentari e di ridurre gli sprechi in tutta la filiera, dal campo alla tavola. Altro aspetto dall’elevato impatto ambientale è quello relativo al packaging, il documento redatto dalla Fdf prevede di ridurre al minimo l’impatto degli imballaggi usati, puntando su materiali più sostenibili. Anche il problema dello spreco idrico è stato affrontato, l’obiettivo è ridurre il consumo di acqua del 30 per cento entro il 2025.

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